Quando ho iniziato seriamente a pensare al Vietnam, ovvero il giorno dopo aver acquistato il biglietto di andata e ritorno per Bangkok – meta intermedia obbligatoria – mi sono accorto che non conoscevo quasi nulla di questo paese. La lunga guerra che lo ha sconvolto, tra il 1955 e il 1975, era ormai un ricordo vago e sfumato. Ciò che credevo di sapere del Vietnam era filtrato dalle immagini dei film che ho tanto amato, Apocalipse Now in primis, o il Cacciatore, o Platoon, o anche – perché no – Good morning Vietnam. Il resto era praticamente tabula rasa.
Insomma, ero completamente impreparato! Orrore! Occorreva rimediare, e al più presto. Come elaborare un itinerario decente, infatti, se non sapevo neppure cosa andare a vedere in Vietnam? La guida Feltrinelli mi è venuta in aiuto, come anche le ricerche effettuate sulla rete. Ed ho capito che il Vietnam, lungi da essere l’ultima ruota del carro, è una delle destinazioni di viaggio più interessanti e affascinanti di tutto il sud est asiatico. Possiede città moderne e vitali; luoghi archeologici ricchi di storia; una natura splendida; paesaggi modellati dal lavoro umano; un mare non proprio da disprezzare… Non è stato difficile quindi stilare una lista di tappe.
In breve, il Vietnam ha tre grandi aree distinte che meritano ciascuna una visita. Il nord, naturalmente, con la capitale Hanoi e la baia di Halong, ma anche il lussureggiante entroterra a cui si riferisce l’immagine di questo articolo. Il centro, luogo di grandi battaglie nel passato, oggi ricco di luoghi turistici celebri, come Da Nang o Hoi An. Il sud, dove domina la ex capitale del sud, Saigon, oggi Ho Chi Min City, città modernissima e caotica, ma non distante dal delta del grande fiume Mekong, luogo affascinante per definizione…
Il nostro itinerario, ad oggi, prevedere quindi prendere un volo da Bangkok con Airasia per Hanoi; da qui imbarcarci per una crociera per la baia di Halong della durata di due giorni e una notte. Un altro giorno verrà destinato – se riusciamo effettivamente a farlo – a raggiungere e visitare Tam Coc, il luogo fiabesco dell’immagine sopra.
Un volo interno Vietjet ci porterà quindi a Da Nang, ma noi vorremmo alloggiare nella splendida Hoi An, la cittadina delle lanterne colorate. I dintorni sono ricchi di destinazioni: l’antica capitale di Huè e l’entroterra collinare sembrano promettere escursioni da sogno. Tre giorni dovrebbero bastare.
Un altro volo Vietjet ci condurrà infine a Ho Chi Min, dove baseremo la nostra base in vista dell’escursione per il delta del Mekong. Malgrado i tempi siano ristrettissimi, dovremmo trovare una gita di un giorno per questa zona, speriamo bene… In ogni caso, visitare la vecchia Saigon non potrà che soddisfarci. Non andremo probabilmente a vedere i cunicoli utilizzati dai Vietcong durante la guerra: troppo stretti e tre di noi soffrono probabilmente di claustrofobia.
In tutto 10 giorni pieni. Dovrebbero bastare. La penultima tappa è naturalmente il ritorno in Thailandia. Andremo a Krabi per tre giorni e poi tre giorni a Bangkok, per rilassarci, mangiare qualche prelibatezza locale e fare shopping. E poi si torna in Italia.