Kobe è una splendida cittadina moderna posta a pochi chilometri a ovest di Osaka. Non è la tipica meta di un viaggio in Giappone; al contrario, non viene neppure considerata negli itinerari turistici delle agenzie di viaggio. La sua vicinanza alla metropoli non la rende un luogo ideale dove stabilire una tappa; il fatto che sia una città quasi completamente ricostruita, dopo il devastante terromoto del 1995, la rende poco interessante agli occhi dei turisti.
Eppure è una località estremamente famosa, anche in occidente. La sua attrazione principale è una varietà di carne che viene chiamata appunto “manzo di Kobe“, la quintessenza assoluta della delizia bovina. Un motivo sufficiente per dedicarci un paio di pernottamenti, ho pensato, ignaro del fatto che questo celeberrimo manzo non l’avrei mai assaggiato…
Una città splendida
Inziamo a parlare di Kobe. Come ho detto, è una splendida città che ha subito un rovinoso terremoto del 1995. Gran parte del centro di Kobe è andato distrutto, i morti sono stati più di 4000, l’intero distretto è stato messo in ginocchio, sia economicamente che socialmente. Per quanto grande sia stata la disgrazia, i giapponesi non si sono lasciati sconfiggere: nel breve arco di un decennio, hanno ricostruito la loro città portando all’estremo il rispetto dei criteri antisismici e modellandola secondo le più moderne teorie architettoniche. Ne è scaturita una città modello, magnifica nell’eleganza dei suoi viali, piacevolissima nella distribuzione di edifici e parchi, accogliente come raramente sa essere una città giapponese.
E’ un piacere passeggiare per Kobe. Ed è un momento di pura goduria recarsi al molo (quello della foto) e rilassarsi presso la banchina principale, con il panorama della città davanti agli occhi. Qui sorge un centro commerciale piuttosto sui generis, composto da negozi e ristoranti disposti su diversi piani e strutturati come fossero appartamenti di un condominio, tutti affacciati sul mare. Al piano terra sorge il pezzo forte dell’offerta gastronomica: un enorme “can you eat” che al prezzo fisso di circa 20 euro permette di rimpinzarsi di una varietà pressochè infinita di piatti giapponesi. Tra questi, i più ricercati sono i granchi e le granseole, pietanze assai costose nei ristoranti locali; quindi consiglio di non perdere l’occasione di assaggiarli.
Il manzo di Kobe nelle sue varianti
Si mangia di tutto, dicevo, meno che il manzo di Kobe. Proprio la pietanza che speravo, furbescamente, di trovare al prezzo fisso. Bisogna sapere, infatti, che la prima caratteristica di questo filetto è il suo costo astronomico. Le leggende parlano di prezzi stratosferici: 100, 200, perfino 400 euro ogni 100 grammi di carne. In alcuni ristoranti del centro, il manzo viene servito in forma di bocconcini, disposti in fila su un piatto lungo e stretto. Ogni boccone costa l’equivalente in euro di una pensione media europea, e non sto scherzando. Insomma, si tratta di uno sfizio che solo pochi possono permettersi.
Ma cos’è esattamente il manzo di Kobe? Si tratta di una varietà di carne bovina caratterizzata da una quantità di grasso esagerata. Quanto più grasso è presente, migliore è la qualità della carne – e il suo costo. Esiste addirittura una scala di valori che misura questa proprietà (detta marezzatura): alla meno grassa, e quindi meno pregiata, si dà il valore di 3, e si va via via a salire man mano che la percentuale di grasso aumenta. Il valore massimo è 12. I ristoranti di Kobe mostrano all’esterno cartelli in cui indicano le varietà di manzo che offrono e le rispettive valutazioni. I prezzi sono commisurati di conseguenza.
Pertanto, se l’idea è quella di assaggiare una fetta di carne qualsiasi prodotta a Kobe evitando di non spendere un patrimonio, ci si può accontentare di una varietà meno pregiata, diciamo fra 3 e 6: poco grasso, piccole quantità ma prezzo ragionevole (da 20 a 40 euro ogni 100 grammi). Se invece l’intento è quello di esagerare, una volta nella vita, e ricorrere a un mutuo per ingerire 100 grammi di carne più bianca che rossa, allora bisogna salire nella scala di valutazione: da 7 a 12. Detto questo, mi sembra inutile spiegare perché non ho mangiato neppure un pezzetto del famoso manzo di Kobe mentre stavo a Kobe…
E io che pensavo di avere qualche notizia in più di qualcuno che avesse mangiato un pezzetto del famoso manzo di kobe mentre stava a kobe … :-)))