I parchi a tema sono quanto di più sfacciatamente turistico esiste al mondo. Sono l’uovo di Colombo dell’era del tutto e subito: un posto unico, circoscritto, accessibile, in cui si concentrano tutte le attrazioni più ricercate e in cui le occasioni di divertimento sono tali e tante da indurre chiunque a restare a lungo e spendere il più possibile. In teoria, sono rivolti a un pubblico giovane – se non giovanissimo – ma vengono apprezzati un po’ da tutti, senza distinzione d’età.
Fra tutti i parchi a tema, quelli a sfondo naturalistico sono i più affascinanti. Io stesso, devo confessare, non resisto a lungo al richiamo degli zoo, perché l’occasione di vedere animali dal vivo, anche se in condizioni di cattività, è sempre una tentazione irresistibile. Pertanto, se è possibile e se il tempo a disposizione lo permette, non mi faccio mai sfuggire l’opportunità di visitarne uno. Come è successo a Tenerife dove esiste uno dei parchi che – a parte le convinzioni personali in merito – vale la pena di visitare senza ripensamenti: il Loro Parque di Puerto de la Cruz.
Il Loro Parque (che in spagnolo significa “Parco dei pappagalli”) è uno zoo unico situato a Puerto de la Cruz, nel nord di Tenerife. Inaugurato nel 1972 come un parco dedicato principalmente ai pappagalli, il Loro Parque si è evoluto nel corso degli anni, diventando uno dei più grandi e completi parchi zoologici e botanici del mondo. Nel corso della sua storia ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, arrivando a più riprese a essere considerato il miglior zoo del mondo da vari media, come TripAdvisor.
Il parco è stato fondato dal tedesco Wolfgang Kiessling, con l’idea di creare un santuario per i pappagalli. Da una collezione iniziale di circa 150 pappagalli, il parco è cresciuto fino a ospitare oltre 4000 esemplari di 350 specie diverse, diventando la più grande riserva di pappagalli del mondo. L’espansione del parco non si è limitata solo agli uccelli: oggi il Loro Parque ospita una vasta gamma di animali, tra cui orche, delfini, gorilla, tigri e pinguini.
Come arrivare al Loro Parque da Puerto de la Cruz
Raggiungere il Loro Parque da Puerto de la Cruz è semplice e conveniente grazie alla sua vicinanza al centro della città e alle diverse opzioni di trasporto disponibili.
Per chi si trovi nel centro di Puerto de la Cruz, è un gioco da ragazzi. Il parco infatti è facilmente raggiungibile a piedi, trovandosi a non più di 2 chilometri dal centro città. Si tratta quindi di una passeggiata piacevole di circa 20-30 minuti lungo la costa, in un clima che anche in agosto non è mai troppo afoso. Tutto ciò che si deve fare è seguiore le indicazioni, che sono, posso assicurarlo, molto frequenti.
Esiste una opzione alternativa, per i più pigri o per chi ha poco tempo a disposizione. E’ la navetta gratuita, un servizio assolutamente gratuito che parte ogni 20 minuti da Plaza de los Reyes Católicos. Questo servizio è molto comodo e conduce direttamente all’ingresso del parco. Come si può intuire dalla foto, è il sistema che abbiamo scelto noi (al ritorno abbiamo preferito farcela a piedi).
Le alternative sono più banali: l’auto – il parco ha un enorme posteggio a pagamento; il taxi (ma non conviene); il bus, molto frequente, sia in andata che ritorno; la bicicletta, ovviamente, forse il mezzo più ecologico e salutare che esista. Molti alberghi del centro la mettono gratuitamente a disposizione degli ospiti per tutta la durata del soggiorno. Peccato però che Puerto de la Cruz sia una città con molti saliscendi, alcuni da premio della montagna…
Le attrazioni principali del Loro Parque
Orca Ocean. E’ l’ambiente più spettacolare del parco. Un enorme catino, interamente al coperto, capace di ospitare parecchie centinaia di persone alla volta, dentro cui sguazzano beate una mezza dozzina di orche tutt’altro che assassine. E’ indubbiamente uno dei punti di forza del parco, tanto da vantare il tutto esaurito ad ogni spettacolo. Si tratta in verità di una esperienza davvero mozzafiato perché combina, in modo spensierato e divertente, educazione e intrattenimento. Il Loro Parque è una delle poche strutture in Europa a ospitare orche, offrendo al pubblico l’opportunità di osservare questi magnifici animali da vicino.
Le orche in questione, poi, sono docili come cagnolini. Si prestano a compiere qualsiasi genere di acrobazia con un entusiasmo e una partecipazione che non attruibuiresti mai a dei cetacei: salti fuori dall’acqua, evoluzioni con i loro addestratori, momenti di interattività con il pubblico. A tal proposito, segnalo una esibizione che comporta una partecipazione fuori della norma dei visitatori. Un’orca inizia a girare in tondo, apparentemente senza alcun motivo. Improvvisamente, ecco che inizia a dare energiche codate sull’acqua sollegando spruzzi che, invariabilmente, sono indirizzati proprio verso gli spettatori delle file più vicine all’acqua. Per loro quindi il bagno fuori programma è assicurato. Ma niente paura: l’organizzazione del parco provvede a rifornire di una cerata tutti coloro che scelgono di trovare un posto nelle prime 4 o 5 file. Basta ricordarsi di indossarla, naturalmente…
Planet Penguin. L’altro luogo da non perdere è il Planet Penguin. Questa struttura rappresenta una delle più grandi esposizioni di pinguini al mondo, ricreando un ambiente antartico con ghiaccio vero. Qui, i visitatori possono osservare diverse specie di pinguini, tra cui i maestosi pinguini reali. L’ambiente è piuttosto freddo, come è facile immaginare, quindi consiglio di portarsi una felpa. E’ possibile ammirare i pinguini anche in acqua, mentre nuotano o si trastullano: l’esposizione infatti è per metà sopra e per metà sotto il pelo dell’acqua. Per impedire l’inevitabile assembramento, un nastro rotante obbliga i visitatori a non potersi fermare. Quindi occorre essere molto veloci nello scattare foto o fare riprese video.
Nella parte opposta all’ambiente antartico sorge un magnifico habitat ricostruito per i pinguini di Humboldt, anch’esso mostrato a pelo d’acqua, dove i simpatici uccelli si divertono a sfrecciare tra i flutti con una abilità e una velocità impressionanti. Qui non c’è alcun nastro rotante, quindi è possibile godersi lo spettacolo con tutta calma. E fa decisamente meno freddo.
Dolphinarium. Più piccolo e raccolto dell’Orca Ocean, il Dolphinarium è un’altra attrazione che farà felici soprattutto i bambini. Il delfinario del Loro Parque è famoso infatti per i suoi spettacoli acrobatici, dove i delfini mostrano le loro incredibili abilità e intelligenza. Questi spettacoli sono accompagnati da programmi educativi che sensibilizzano il pubblico sull’importanza della conservazione marina.
Nei pressi sorge un altro piccolo anfiteatro adibito agli spettacoli con i leoni marini. Devo confessare che sono rimasto impressionato dalla varietà e dalla complessità di esibizioni che questi animali sono in grado di compiere, all’apparenza senza alcun sforzo. Non si tratta dei soliti numeri che li vedono roteare degli anelli con la pinna caudale o destreggiarsi con una palla in equilibrio sul muso. Al Loro Parque ho assistito ad autentici pezzi di bravura, scenette comiche, piroette al limite del possibile. E l’impressione era che le otarie, specie il maschio più grosso (e posso assicurare che era grossa davvero!) si divertissero molto a eseguire i comandi dei loro istruttori. Evidentemente deve esserci qualcosa di profondamente condiviso tra il nostro divertimento e quello che per gli animali è qualcosa di equivalente.
Katandra Treetops. L’ambiente all’aperto più suggestivo è la Katandra Treetops, ovvero un’area immersiva che simula una foresta pluviale australiana. Qui è possibile camminare tra le cime degli alberi e osservare una varietà enorme di uccelli esotici in un ambiente che imita alla perfezione il loro habitat naturale. Fra questi molte specie di pappagalli, di ogni colore e dimensione, provenienti dai quattro angoli del globo. Questi animali non sembrano mostrare né timore né fastidio dal continuo via vai di umani tra le fronde e le liane sospese. In certi punti è quasi possibile toccare i pappagalli mentre sono intenti a nutrirsi. La foto sopra l’ho scattata a non più di un metro e mezzo di distanza dai due soggetti. In ogni caso, è raccomandato parlare piano e muoversi senza scatti, per non spaventarli.
Aquarium. L’acquario del Loro Parque ospita una vasta collezione di specie marine, tra cui squali, razze e coralli. Un tunnel sottomarino offre un’esperienza unica, permettendo ai visitatori di sentirsi completamente immersi nel mondo marino. Ma non è il tunnel l’attrazione che mi ha colpito di più. La mia attenzione è stata rapita da un altra grande vasca cilindrica che sorgeva vicino a quella delle meduse. Qui nuotano migliaia e migliaia di spigole (o branzini). Non immaginavo che questi pesci meritassero tanta considerazione… a prescindere dalla bontà delle loro carni.
Le iniziative di conservazione e ricerca
Il Loro Parque non è solo un’attrazione turistica, ma anche un importante centro di ricerca e conservazione. Attraverso la Loro Parque Fundación, il parco finanzia e supporta numerosi progetti di conservazione in tutto il mondo. La fondazione ha contribuito a salvare diverse specie di pappagalli dall’estinzione e continua a lavorare per la protezione degli habitat naturali e delle specie in via di estinzione.
Uno degli esempi più significativi del lavoro della fondazione è il programma di riproduzione del pappagallo di Spix, una delle specie di pappagalli più rare al mondo, che è stato reintrodotto in natura grazie agli sforzi del Loro Parque e dei suoi partner. Oltre che al contributo di chi ha pagato il biglietto d’ingresso, ovviamente. Un motivo in più, quindi, per andare a visitarlo.