Le Canarie, per molti decenni sono state la meta di viaggio ideale. Per chi cercava l’esotico vicino, disponibile, facile da raggiungere, relativamente a buon mercato, le Canarie erano il posto giusto. Non occorreva neppure il passaporto per visitarle ma la semplice carta d’identità. Che cosa si poteva desiderare di più? Aggiungiamo natura, vulcani, mare, sole e clima praticamente perfetto tutto l’anno e abbiamo la meta perfetta per una vacanza da sogno.
In tempi più vicini, le Canarie hanno lievemente cambiato destinazione d’uso. Sì, milioni di vacanzieri le raggiungono oggi come tanto tempo fa affascinati dal loro essere Africa ed Europa allo stesso tempo. Ma a questi si sono aggiunti, e via via hanno iniziato a sostituirli, ondate sempre più cospique di pensionati più o meno arzilli in cerca di affitti ragionevoli e un costo della vita accettabile. Negli ultimi tempi, infine, i villeggianti di lungo periodo (come appunto i pensionati) si sono lentamente dileguati a favore di mete ancora più a buon mercato come Tunisia e Portogallo, dove ad un costo della vita decisamente accettabile si aggiunge un regime fiscale praticamente insignificante. E i turisti “puri” sono tornati ad affollare l’arcipelago come un tempo.
Noi abbiamo scelto le Canarie, nel 2015, per una serie di ragioni che in qualche modo, sia pure sfumatamente, avevano a che vedere con tutte e due le motivazioni descritte sopra. Come viaggiatori seriali, un luogo magico e affascinante come le Canarie non poteva mancare ai nostri diari di viaggio. Come futuri, prossimi pensionati, valeva la pena dare un’occhiata più da vicino per verificare se davvero ciò che si diceva su quelle isole era corretto. A queste ragioni se ne aggiungeva un’altra, più contingente. Nel 2015 avevamo già effettuato un viaggio intercontinentale, tornando a febbraio in Cina per il matrimonio del mio amico Guido. Un altro viaggio dall’altra parte del mondo non era proprio in programma. Di contro, ripiegare su una meta domestica, europea, ci sembrava quasi di sprecare le nostre ferie.
Fatti due rapidi conti, tenuto conto di vari pro e contro, ci siamo resi conto che le Canarie, tutto sommato, potevano rappresentare un ottimo compromesso. Paola, in particolare, desiderava da tempo fare un viaggio nell’arcipelago, pur non avendo chissà quali aspettative particolari. Per lei le Canarie rappresentavano un luogo mitico, lussureggiante, allo stesso tempo tropicale e desertico, continentale e montano. Insomma, un continente in miniatura facile da raggiungere e da visitare. Senza dimenticare che poteva potenzialmente diventare (da vecchietti) il nostro prossimo domicilio in terra ispanica…