Scegliere un tour organizzato in Kerala: alcuni suggerimenti

Un viaggio nell’India del Sud non può fare a meno del Kerala. E’ una meta ricca di attrazioni e luoghi da visitare, famosa per le sue spiaggie, le riserve naturali, le tradizioni e il cibo raffinato. E’ anche, probabilmente, l’area turisticamente meglio attrezzata in termini di offerta alberghiera, disponibilità di mezzi per muoversi, presenza di operatori specializzati e competenti. Tutto questo non può che garantire un soggiorno sereno e ricco di attività. A patto di saper scegliere con quale tour organizzato andare in giro.

Da tale premessa è evidente che la nostra scelta, per l’imminente viaggio in India, ha escluso a priori l’opzione di un “fai da te”. E non per motivi di sicurezza. La questione più gravosa da affrontare quando si parla di un viaggio in Kerala è: come posso muovermi tra le diverse località ottimizzando tempi e risorse? Chi mi assicura che potrò raggiungere tutti i luoghi più importanti, nei tempi stabiliti, senza incappare in intoppi o ritardi intollerabili? La risposta è scontata: niente e nessuno. La regione è troppo vasta per essere visitata con mezzi propri, diciamolo chiaramente. E troppo varia.

Alla nostra età non è più tempo di affrontare i disagi appena descritti, reali o potenziali che siano. Per questo abbiamo deciso di affidarci alle amorevoli – e interessate – cure di un tour operator locale. La ricerca è avvenuta, come al solito, su Google, scartando a priori tutti i tour operator che avevano una evidente legame con i grandi network turistici mondiali (Evaneos, Trip Advisor, Booking, ecc.). Abbiamo già sperimentato in passato quanto può essere inutilmente costoso ricorrere ad organizzazioni che, in realtà, si appoggiano sulle agenzie locali. Tanto vale saltare l’intermediario e gestire il contatto direttamente con quest’ultime.

Anche quest’anno abbiamo quindi scelto di dare la nostra fiducia ad un tour operator locale, la Affluent Travel & Leisure, agenzia in realtà di Delhi ma con ramificate succursali anche in India del Sud. Fra le molte presenti in rete, ci è sembrata un tantino più affidabile di altre. Soprattutto sul piano dei prezzi. Che per quanto riguarda il Kerala appaiono quanto meno controversi. Spiego perché.

Quasi tutti i tour operator offrono pacchetti da 1 a 15 giorni, spesso divisi per categoria di alberghi (budget, standard, luxury). Ogni itinerario è ben descritto, accompagnato da foto eloquenti, strutturato in maniera ineccepibile. Ma quasi nessuno mostra i prezzi di ciascun pacchetto. Lo fanno solo una mezza dozzina di agenzie che, però, offrono dei tour a prezzi francamente stracciati. Per dare un’idea, un tour operator di Kochi offriva un tour di 4 notti e 5 giorni con alberghi a tre stelle, autista, barca compresa, prima colazione, a 120€ a testa! Va bene risparmiare, ma così è davvero troppo poco – e sospetto.

Il fatto che solo le agenzie che mostrano i prezzi siano anche quelle che, andando a scavare, aggiungono servizi a pagamento in fasi successive, è un indicatore che dovrebbe scoraggiare chiunque dal ricorrere a questi tour operator, peraltro del tutto legittimi. Non resta quindi che consultare le agenzie che, al contrario, non indicano alcun prezzo ma rimandano ogni contrattazione ad una richiesta via form. Il procedimento è lo stesso: si compila un modulo, che può essere allegato ad un pacchetto o slegato da qualsiasi offerta. Occorre inserire le date di arrivo, i giorni di permanenza, il numero di persone, la tipologia di servizi preferita. La risposta arriva quasi sempre in giornata (fuso orario permettendo) e normalmente, per un tour come quello citato prima (4 notti e 5 giorni) si assesta sui 450-600€, a seconda degli alberghi scelti.

Con l’Affluent abbiamo adottato una strategia mista: abbiamo scelto un pacchetto base da 6 notti e 7 giorni e, una volta ottenuto costo e itinerario di massima, abbiamo iniziato a contrattare per ottenere uno sconto, in primis, e qualche deviazione al tour in base alle nostre specifiche esigenze. La contrattazione è andata avanti per qualche settimana, ma devo dire che il nostro referente (Kuldeep Singh), si è mostrato molto comprensivo e ci ha accontentato in tutto. Abbiamo ottenuto un ribasso di tariffa notevole quando, venuto a sapere che altri 4 nostri amici sarebbero venuti con noi, abbiamo comunicato a Kuldeep che eravano in 6 e non più in due. Lo sconto “comitiva” è stato notevole: da 650€ a 430€ a testa!

Quanto al pagamento, la regola è di pagare il 35% alla firma del contratto e il restante a un mese dall’arrivo in zona. Il metodo di pagamento è una questione da affrontare a parte perché le transazioni online, effettuate con carta di credito, in India sono piuttosto salate. La nostra agenzia ci proponeva tre metodi: il bonifico bancario, la carta di credito e il trasferimento di denaro. I primi due, a conti fatti, ci sarebbero costati un occhio in commissioni. Il terzo era il meno caro in assoluto e lo abbiamo adottato senza indugi.

Abbiamo trasferito il denaro tramite Wise, un network mondiale specializzato in rimesse agli immigrati con sede in Belgio. Il sito è al di sopra di ogni sospetto, quindi niente paura nell’utilizzarlo. Prevede ovviamente delle commissioni, giustificate sia dal servizio reso che dal tasso di cambio tra euro e rupia nel momento della transazione. Ma posso dire che si tratta di cifre comunque sostenibili, tali da non mandarti certamente in bancarotta. Essendo un metodo sicuro, certificato, garantito dalle banche di uscita ed entrata del denaro, è il sistema iudeale per inviare cospicue somme di denaro all’estero.

E comunque, per essere ancora più sicuri, si può adottare una strategia alternativa: si carica una carta prepagata con l’importo dovuto e si associa questa carta al profilo Wise. In questo modo il trasferimento si limiterà alla esatta cifra depositata in precedenza, non un euro di più.

 

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