Pur essendo una mostruosa città tentacolare, Città del Messico possiede un autentico centro storico – perlomeno come lo concepiamo noi europei – che gravita intorno allo Zocalo. O meglio, Plaza de la Costitucion, come dovrebbe essere più correttamente chiamata. E’ il cuore nevralgico della città e uno dei luoghi più simbolici e storicamente rilevanti del paese. Con la più vasta concentrazione di monumenti storici e al contempo di attività commerciali, questa grande piazza (la più grande del mondo, dicono i messicani) rappresenta un punto di incontro tra il passato preispanico, l’era coloniale e il Messico contemporaneo.
Ma perché viene chiamato “Zocalo”? Nel 1843, il governo messicano pensò di erigere un grande monumento all’indipendenza al centro della piazza, ma solo la base (zocalo in spagnolo) fu completata. Anche se il monumento non venne mai terminato, il nome si radicò nella cultura popolare, e da allora “Zocalo” è diventato il termine con cui i messicani si riferiscono alla piazza.
Come si intuisce, la storia di questo luogo risale addirittura all’epoca precolombiana. Nel sito dove oggi si erge la piazza, un tempo sorgeva il Templo Mayor, il principale centro cerimoniale della capitale azteca di Tenochtitlán, la città che precedette Città del Messico. Quando gli invasori spagnoli, guidati da Hernán Cortés, conquistarono Tenochtitlán nel 1521, gran parte della città azteca fu distrutta e sopra le sue rovine fu costruita la nuova capitale coloniale, Città del Messico.
Una visita a questo immenso spazio sociale è quindi inevitabile e doverosa. Ci si arriva abbastanza agevolmente grazie alla fermata della Metro (linea 2). Una volta emersi dal sottosuolo, la prima senzazione che si prova è di stupore: la piazza non sembra avere confini visibili, è così vasta da non fornire neppure punti di riferimento. Iniziare a girare al suo interno senza meta è senz’altro il modo migliore per visitarla, ma la sua estensione potrebbe disorientare, e non poco. Consiglio quindi di darsi dei criteri per orientarsi. Il più semplice e intuitivo è guardare dove si trova la Cattedrale Metropolitana, l’immensa chiesa barocco-neoclassica che domina un intero lato della piazza. Una volta fissato il luogo, ci si può inoltrare all’interno della spianata senza temere di perdersi.
In realtà, si ha quasi l’impressione di trovarsi in Europa, o meglio a Madrid o Barcellona. Ogni edificio, ogni monumento, la disposizione delle strade, la struttura dei palazzi, tutto insomma richiama l’architettura delle due grandi città spagnole. I principali edifici storici che abbracciano la piazza sono imponenti, maestosi, senz’altro degni di una capitale. I loro stili architettonici sono facilmente riconoscibili, almeno a un intenditore, e comunque non risulteranno del tutto sconosciuti ad un europeo. Il Barocco la fa da padrone, visto anche il periodo in cui questi edifici furono eretti, ma tutti, chi più chi meno, hanno subito in seguito delle ristrutturazioni influenzate da stili più moderni.
La Cattedrale Metropolitana è l’edificio storico più maestoso e importante della piazza. Situata sul lato nord della piazza, è la più grande cattedrale di tutte le Americhe. La sua costruzione iniziò nel 1573 e si concluse nel XIX secolo, copre un’area di circa 7.735 metri quadrati e si eleva fino a 67 metri di altezza nelle sue torri campanarie. La visita è ovviamente gratuita, anche durante la messa, e al suo interno è possibile muoversi in relativa libertà. L’ingresso principale è situato sulla facciata sud, di fronte allo Zocalo, ma spesso non è praticabile. In alternativa, esistono numerose entrate minori, più piccole e nascoste, situate sui lati est e ovest della cattedrale, che consentono l’accesso a diverse cappelle laterali e aree della chiesa.
All’interno dello Zocalo è possibile ammirare uno dei simboli più amati in Messico: la grande bandiera nazionale. Devo confessare che non ho mai visto qualcosa di lontanamente paragonabile a questo enorme drappo tricolore che fatica persino a sventolare per quanto è enorme e pesante. Le sue dimensioni sono in effetti impressionanti: misura circa 50 metri di lunghezza e 28 metri di larghezza (una piscina olimpionica) ed è issata su un asta alta ben 100 metri, visibile da vari punti della città. Ogni giorno, la bandiera viene solennemente issata e ammainata con una cerimonia – molto seguita da turisti e nativi – che coinvolge a turno tutte le armi dell’esercito messicano.