Quale volo per la Cina è meglio prendere? Nessun problema, la scelta è varia e completa come per qualsiasi altro paese del mondo. Rispetto a qualche anno fa, infatti, le compagnie aeree che ci portano laggiù, direttamente e indirettamente, sono tantissime. Anche l’Alitalia ha due voli diretti per Pechino e Shanghai, il che è tutto dire….
La Cina, insomma, è una meta turistica ben servita. Si potrebbe affermare, senza tema di essere smentiti, che è in corso una gara a offrire tariffe scontate per i principali aeroporti internazionali cinesi. Quelle più competitive sono senz’altro le compagnie del Golfo. Da qualche tempo raggiungere il lontano Oriente, passando da qualche emirato, sembra essere diventato alla portata delle tasche di tutti. La Cina non fa eccezione: è raggiunta da parecchi voli delle varie Kuwait Airways, Qatar, Emirates, ecc. con prezzi davvero allettanti. Il rovescio della medaglia è costituito dai lunghissimi scali ai quali si è costretti per usufruire di tariffe così scontate. Inoltre, il percorso che passa dal sud dell’Asia è oggettivamente quello più lungo.
L’alternativa più ovvia sarebbe il volo diretto. Alitalia, come accennavo, lo offre; anche Air China copre la rotta Roma-Pechino e Roma-Shanghai, ma a prezzi che non sono proprio a buon mercato. La Cathai Pacific ha un volo diretto per Hong Kong; il che sarebbe anche abbastanza comodo se non fosse che Hong Kong non è proprio la Cina, visto che per passare da uno stato all’altro occorrono due visti.
Le principali e più blasonate compagnie europee volano anch’esse sui principali scali cinesi. British, Lufthansa, Air France, Finnair… non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma anche qui attenzione: a parte il costo, che è sensibilmente superiore alle tratte viste sopra, si tratta di recarsi prima in qualche capitale europea e da lì prendere il volo diretto per la Cina. Un viaggio nel viaggio, quindi, che dilaterebbe i tempi di trasferimento a scapito di quelli dedicati alla visita vera e propria.
Volare con Aeroflot
La mia scelta, per tutti e tre i miei viaggi in Cina, è stata la Aeroflot. Ebbene sì, la compagnia di bandiera russa, quella che nel logo ha la falce e martello! I vantaggi? Presto detto.
- Tariffe concorrenziali sotto tutti i punti di vista. Per ben tre volte, in tre stagioni diverse dell’anno, non ho mai pagato più di 480€, andata/ritorno. Un volo talmente scontato che la prima volta abbiamo sospettato perfino qualche truffa…
- Scalo ridotto (quasi sempre). A parte il viaggio del 2010, organizzato però in fretta e furia, ogni volta che ho preso un volo Aeroflot per la Cina mi sono fermato a Mosca in media di 2 – 3 ore al massimo; qualcosa di assolutamente ragionevole, insomma, utile peraltro a sgranchirsi le gambe e sgranocchiare qualcosa. Devo dire che in un’occasione (l’anno scorso) 2 ore scarse ci sono sembrate appena sufficienti per raggiungere il gate per Shanghai. A Mosca, infatti, i voli che arrivano dall’Europa atterrano presso una struttura; quelli per l’Asia partono da un’altra struttura, ma quest’ultima è incredibilmente distante dalla prima. Le due ali dell’aeroporto sono collegate da un interminabile corridoio, letteralmente tappezzato di negozi e ristoranti, il cui percorso è resto ancora più difficoltoso dalla presenza di migliaia di persone che cercano disperatamente un posto dove sedersi o dove bivaccare, incuranti della viabilità generale. Il mio consiglio pertanto è il seguente: se lo scalo è inferiore alle 2 ore, rinunciate alla consueta visita alla toilette o allo spuntino, ma mettetevi a correre verso il gate del vostro aereo e solo una volta che lo avete raggiunto, se avete ancora fiato e/o tempo, andate al bagno.
- Tempo di volo ridotto. Il volo Mosca-Pechino – meno quello Mosca-Shanghai – percorre una via più breve rispetto alle tratte delle compagnie del sud dell’Asia. Quindi ci mette meno. Una ragione in più per sceglierlo.
Ad ogni modo, se la preoccupazione fosse quella relativa allo stato dei veivoli, posso assicurare che la flotta Aeroflot è tra le più moderne del mondo. Gli Airbus e i Boeing hanno sostituito da qualche anno i vecchi e gloriosi Antonov. E i piloti russi, per inciso, sono considerati fra i più bravi in circolazione.
Ultima avvertenza. Per due volte su tre, al momento di fare il check-in a Pechino (nel 2010) e Shanghai (nel 2017), mi sono visto consegnare solo una carta d’imbarco, quella del primo volo (per Mosca). Una situazione che mi ha messo in grave imbarazzo, sopratutto la prima volta, perché non sapevo proprio come comportarmi una volta arrivato a Mosca. Se dovesse capitare (nel 2015 non è successo, e il volo era lo stesso), tranquillizzatevi. Una volta scesi a Mosca verrete indirizzati verso una zona apposita – un gran bancone circolare – dove sarà emessa in modo più o meno solerte la prossima carta d’imbarco. Rimane però sempre la curiosità di capire perché a Pechino non emettono le carte d’imbarco per i due voli come si fa in tutti gli aeroporti del mondo…