Le foglie di zucchina, una prelibatezza birmana (e siciliana)

L’uso culinario delle parti meno nobili delle piante è tipico delle cucine povere. E’ il retaggio storico di epoche in cui non c’era molto da mettere sotto i denti e si mangiava qualsiasi cosa potesse lontanamente soddisfare una fame atavica. Una realtà che la Sicilia conosce bene; ancora oggi i cibi a base di verdura sono innumerevoli e sempre più apprezzati anche al di fuori dell’isola. Come i tenerumi, per esempio, ovvero le foglie di zucchina Lagenaria Longissima, la zucchina lunga e verde che tutti conosciamo (cocuzza in siciliano). Un alimento che dalle mie parti viene cucinato in molti modi: con la pasta, in brodo, ripassata in padella, al forno con le patate, ecc..

Sono dunque abituato a vedere i fasci di tenerume sui banchi dei mercati siciliani. Molto meno in altri paesi, anche nel resto dell’Italia. Figuratevi quindi la sorpresa quando, vagabondando per un mercatino all’aperto presso il lago Inle, ho scorto la bancarella che si vede nell’immagine di questo post. Mi sono avvicinato, incredulo, e non ho avuto più dubbi: era proprio lei, la pianta della cocuzza offerta come un qualsiasi altro alimento. Era disposta accanto ad un’altra verdura, probabilmente l’amaranto, un’altra pianta molto utilizzata per zuppe e curry.

In effetti, le foglie di zucchina sono offerte quasi sempre come contorno alla pietanza principale. Vengono bollite e marinate in qualche salsa particolare, piccante, con molto aglio, e poi disposte in una scodellina insieme a tutti gli altri piatti. E’ una pietanza che accompagna il piatto principale, in genere un curry di pollo, maiale o pesce. Non è raro trovarle anche nelle zuppe, ma qui è più difficile differenziarle da tutte le altre foglie che compongono la ricetta, alcune caratterizzate da un gusto così forte da nascondere tutti gli altri (come il basilico thailandese).

In Myanmar – cone il Sicilia – non c’è limite quindi all’utilizzo di alimenti poco pregiati per arricchire una dieta altrimenti povera. Oltre alle foglie di zucchina, infatti, vengono consumate anche piante in apparenza immangiabili, come le foglie di ipomoea acquatica (Kangkong), una pianta anfibia che abbonda ovunque sia presente una pozza di acqua, che vengono saltate con aglio e senape in padella. O come le foglie di amaranto, immancabili in ogni zuppa che si rispetti, ritenute ricche di vitamine e nutrienti essenziali.

 

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