Non intendo dare consigli non richiesti su come organizzare un viaggio. Per questo, la rete è piena di soloni convinti di avere tutte le risposte giuste. Ciò che voglio fare io, su questo blog, è condividere le scelte e le azioni che, nel corso del tempo, dalla prima intuizione fino all’arrivo in aeroporto, creano, definiscono, modellano il viaggio dei nostri sogni.
Schematizzando brutalmente, le fasi che, secondo me, possono contribuire a gestire nel migliore dei modi qualsiasi viaggio sono:
Fase 1: scelta della destinazione.
Come è facile intuire, è il momento decisivo di ogni viaggio, il “Big Bang” da cui tutto inizia. La scelta della destinazione è determinata quasi sempre da motivazioni soggettive, quindi non mi soffermo su questo punto perché generalizzare sarebbe inutile e sbagliato. Per quanto mi riguarda, ho una predilezione per i posti tropicali e asiatici, e quindi è in quella parte del mondo che vado a cercare ogni anno, come prima scelta. Contribuiscono alla decisione anche fattori come: il costo del volo, il caro-vita del posto, la disponibilità di trasporti efficienti, il cibo, ecc.. Tutte informazioni che siamo in grado di attingere su Internet senza alcun problema.
Fase 2: acquisto del volo.
A questo punto è opportuno iniziare a controllare se esistono voli (possibilmente a buon mercato) per la destinazione scelta. E questo deve essere fatto il più presto possibile. Per esperienza dico che il momento migliore per acquistare un volo per l’estate è l’inizio dell’inverno precedente. Se viaggiamo ad agosto, ad esempio, iniziamo a guardare i siti delle compagnie aeree o i meta-motori di ricerca verso gennaio/febbraio. Per certe destinazioni più gettonate si dovrebbe perfino iniziare a cercare a dicembre dell’anno prima! In quel periodo, infatti, le compagnie aeree programmano i voli per tutta la stagione seguente. E’ probabile trovare aerei ancora poco affollati, quindi i posti sono venduti a prezzi inferiori. Il rovescio della medaglia è che non tutti i programmi di volo vengono poi rispettati. Per ragioni indipendenti dalle compagnie aeree, molti voli vengono posticipati, perfino annullati nel corso del tempo, causando spesso disagi molto gravi, tali da compromettere, in alcuni casi, la riuscita del viaggio. Questo fenomeno si è acutizzato dopo la pandemia di Covid, quando i trasporti aerei sono tornati (faticosamente) alla normalità dopo due anni di stop. Dal 2020, salvo il viaggio in Giordania, tutti gli altri hanno subito dei contrattempi dovuti alla cattiva gestione del trasporti da parte delle compagnie aeree, sia low cost che di bandiera.
Fase 3: acquisto della guida di viaggio (facoltativa).
Con il volo in tasca non ci sono più alibi: si parte! Pertanto è necessario acquisire il maggior numero di informazioni possibile sulla destinazione scelta. Internet è un serbatoio di notizie praticamente infinito, è vero, ma io preferisco, in questa fase, affidarmi alla vecchia e fidata guida di viaggio cartacea. Una guida che – come ho raccontato in questo post – serve a poco, una volta arrivati in loco; ma prima, in fase di preparazione, resta sempre un’inestimabile fonte di dati.
Fase 4: creazione dell’itinerario.
La creazione dell’itinerario è la fase più lunga ed elaborata di tutta l’organizzazione del viaggio. Può durare anche mesi, e cambiare da un giorno all’altro in base a informazioni, intuizioni improvvise, nuovi spunti acquisiti tramite Internet o la televisione, modifiche di orari, racconti di amici, ecc.. E’ inutile sottolineare però che stabilire l’itinerario in modo preciso e coerente è fondamentale. Da questo momento cruciale, infatti, dipendono tutte le fasi successive, quelle che, una volta definite, non permettono di tornare più indietro. Quindi è indispensabile focalizzare bene l’attenzione su tutti gli aspetti che possono, in un modo o nell’altro, incidere sul nostro itinerario, procurando ritardi, disagi, problemi vari. Bisogna in pratica “pulire” il nostro schema di viaggio da tutti i luoghi che mostrano incongruenze o difficoltà logistiche evidenti. Il tutto al fine di ridurre al minimo i contrattempi, i veri nemici di un viaggio perfetto…
Fase 5: acquisto dei trasporti interni.
Stabilito l’itinerario, occorre dare un’occhiata ai mezzi di trasporto più idonei a realizzarlo. In un paese piccolo, o comunque ben organizzato, il treno o l’autobus sono la scelta ideale. L’auto a nolo è un’alternativa plausibile, ma prima è meglio informarsi se è necessaria o meno la patente internazionale. Per spostamenti a più lungo raggio l’aereo è sempre la scelta migliore. Riduce i tempi a tutto vantaggio delle visite o delle escursioni che è possibile fare. In questa fase, pertanto, sarebbe il caso di acquistare tutti i voli necessari in blocco, e così togliersi il pensiero.
Fase 6: prenotazione degli alberghi e/o noleggio dell’auto.
Da qualche anno la prenotazione degli alberghi è resa più agevole, direi pure più spensierata, dalla clausola della cancellazione gratuita entro una certa data dall’arrivo. In questo modo è davvero più semplice poter gestire la propria permanenza nei luoghi scelti senza dover pagare tutto con largo anticipo. Senza contare che si può benissmo cambiare idea in qualsiasi momento. Piattaforme online come Booking.com o Hotels.com sono al top in questo settore. Come si può capire, la “fase alberghiera” è decisamente quella che richiede meno apprensione, visto che non produce effetti negativi immediati. Ciò non significa che non sia importante. La scelta degli alloggi è fondamentale al fine di assicurare una permanenza quanto meno soddisfacente. Personalmente, dedico alla ricerca degli alberghi più tempo di quanto sia necessario. Mi preoccupo sempre di trovarne uno vicino alle fermate della Metro, o comunque presso le principali stazioni, in modo da potermi muovere a mio piacimento con i mezzi locali. Quanto all’auto a nolo, io scelgo sempre rentalcars.com, un meta-motore di ricerca che mi ha sempre fornito le auto migliori alle condizioni economiche più giuste.
Fase 7: acquisizione del visto (eventuale).
Se il paese richiede un visto da richiedere PRIMA di arrivare a destinazione, è bene informarsi per tempo di come farlo e quanto tempo occorre per ottenerlo. I visti, infatti, variano da paese a paese: per alcuni basta una procedura online (il cosidetto E-Visa), che si conclude in pochi minuti. Per altri è necessario recarsi in qualche agenzia o consolato e consegnare il passaporto. I tempi di attesa, in questo caso, variano da poche ore a una settimana.
Fase 8: prenotazione pacchetto con il tour operator locale (eventuale).
In alcuni paesi è necessario affidarsi a tour operator locali per acquistare un pacchetto di visite e/o escursioni che non saremmo in grado di realizzare in modo indipendente. La ricerca di una agenzia viaggi locale affidabile, quindi, è cruciale. Non ci sono regole da suggerire. Io mi affido a Google, cercando sempre di scremare la scelta eliminando le agenzie italiane, i tour operator internazionali, o comunque quelli che non hanno la sede legale nel paese di destinazione. Ciò che resta sono i tour operator locali, che bisogna comunque scandagliare per bene, magari acquisendo informazioni tramite forum o commenti sulla rete. In ogni caso, se non ci fidiamo delle agenzie locali, possiamo affidarci a piattaforme come Evaneos o WeRoad o Viator, in grado comunque di organizzare pacchetti accurati e ben costruiti.
Fase 9: acquisizione di app e strumenti utili.
Nel XXI secolo è impensabile viaggiare senza il supporto delle proprie app preferite. WhatsApp, Facebook, Google Maps… sarebbe davvero un dramma se non potessimo utilizzarle nel corso del nostro viaggio. Eppure in molti paesi del mondo non è possibile farlo. Sembra impossibile ma è così. Occorre quindi correre ai ripari e informarsi su quali applicazioni sono disponibili nel paese di destinazione. E quali devono essere scaricate ex-novo per sostituirle. Per la Cina, ho fornito alcuni consigli in questo post.
Fase 10: predisposizione dei fondi necessari.
La fase economica è quella che ci mette più in difficoltà. Nel paese in cui andremo potrò pagare con carta di credito? Sarò in grado di prelevare dai bancomat? Quanto denaro liquido dovrò avere in tasca? Dove cambiare la valuta? Sono tutte domande che richiedono delle risposte chiare ben prima di mettere piede nel paese di destinazione. La regola di base che io seguo sempre è quella di avvertire la mia banca, tramite email o sms, che sto per recarmi in quel determinato paese, e quindi evitare – come è successo qualche volta – di bloccarmi l’operatività delle carte solo perché avvenuta all’estero. Una volta arrivato a destinazione, cambio sempre tra i 100 e i 200 euro in valuta locale per le spese minute, quelle di cibo e servizi forniti spesso da commercianti privi di dispositivi pos. Per tutto il resto la carta di credito ha sempre funzionato egregiamente.
Fase 11: acquisto assicurazione di viaggio (se non fatto già prima).
Se l’assicurazione di viaggio non è stata acquistata insieme al volo di andata e ritorno, allora questo è il momento di acquistarne una. Non è una cosa da prendere a cuor leggero e magari trascurare. In alcuni paesi l’assicurazione di viaggio è addirittura richiesta, come copertura di eventuali spese impreviste che il paese in questione non è in grado – o non è disposto – a fornirti. L’assicurazione, inoltre, ci copre da spese mediche, perdite di bagagli, cancellazioni di voli e altri accidenti improvvisi che potrebbero mandarci in rovina se pagati di tasca nostra. Le agenzie online più affidabili (e meno costose) sono: Europeassistance, Allianz, Columbus, Axa.
In conclusione, se il viaggio perfetto non esiste, possiamo comunque renderlo in più soddisfacente possibile organizzando bene ogni sua fase nei tempi e nei modi che ho descritto in questo articolo. Organizzare tutto per bene, nel momento più opportuno, con calma e senza affanni inutili, può contribuire a rendere l’avvicinamento alla data della partenza più semplice, divertente e sereno.