Il web è pieno di classifiche del tipo: le più belle spiagge di Koh Samui. Non voglio aggiungermi alla pletora di chi ritiene di poter fare graduatorie, visto che si tratta di considerazioni personali e in quanto tali opinabili. Sicuramente non ho gli elementi per poter competere con le decine e decine di contenuti che abbondano online. Non per altro perché sono più aggiornati dei miei. Io posso solo aggiungere il mio modesto parere e indicare alcuni aspetti che normalmente non vengono presi in considerazione sul web.
E’ fuori discussione che il motivo principale per cui si va a Koh Samui è il desiderio di poter frequentare le sue splendide e rinomatissime spiagge dorate. L’isola possiede molte altre bellezze naturali, è ovvio, ma i suoi litorali sono senza dubbio i più ricercati – e di conseguenza anche i più affollati. Il turismo balneare, in tutte le sue sfaccettature, è presente ovunque: ci sono luoghi adatti allo snorkeling, al nuoto libero, alle famiglie con bambini, al kite surf, al banana boat, ecc.. Ce n’è per tutti i gusti, insomma, e il mare è bello dappertutto, anche presso i porti o le zone più antropizzate.
Le spiagge, peraltro, abbondano, essendo equamente distribuite lungo tutti i litorali dell’isola. Quelle più famose e frequentate sono situate a est e a nord, è indubbio, ed è qui che si concentra anche la massima disponibilità di alloggi. A sud e ovest, invece, ci si imbatte ancora in luoghi più o meno intatti, con poca gente e mare praticamente a tua disposizione. Ovunque, insomma, si può trovare una spiaggia adatta a i propri gusti, ed è proprio questo che rende Koh Samui il luogo ideale dove trascorrere una vacanza al mare.
Le spiagge dell’Est
La spiaggia più battuta e frequentata, ma anche la più ampia e attrezzata, è quella di Chaweng. I motivi di tanto successo sono ovvi: si trova praticamente a ridosso della più grande e animata città dell’isola, quindi a due passi da alberghi, ristoranti, locali, negozi e luoghi di divertimento a iosa. Chi sceglie la vita notturna non può fare a meno di restare a stretto contatto con questa località. Inoltre, è la prima spiaggia raggiungibile dall’aeroporto, possiede un comodo lungomare, zone parcheggio e aree relax, nonché tutti i generi di servizio che si possano desiderare su un litorale sabbioso. Di contro: è affollatissima, almeno nelle sue zone urbane, e le attività balneari sono così tante e invasive da non lasciare spazio neppure per farsi una nuotata. Ma niente paura: basta fare due passi, spingersi un po’ più a sud, e torna la pace.
Altra controindicazione: in alcuni punti è praticamente impossibile fare un bagno decente a causa della bassa marea. Come si nota dall’immagine sopra, in questi momenti il mare si riduce a pozze poco profonde dove il massimo che si può ottenere è mettere i piedi a mollo. Quindi due sono le scelte: o si va da qualche altra parte (meglio affittando un motorino); oppure si scende in spiaggia quando sale la marea, di solito la mattina presto e la sera.
Procedendo sempre verso sud, costa orientale, si giunge presso uno stretto promontorio roccioso che si protende in mare; oltre c’è Lamai, un’altra splendida spiaggia da non perdere assolutamente. Anche qui è possibile unire l’utile al dilettevole: la cittadina che si estende sulle sue rive possiede tutti i generi di conforto che un turista possa desiderare, ma l’atmosfera è generalmente più rilassata, meno confusionaria, con ritmi più lenti rispetto a Chaweng. Anche ristoranti, negozi e alloggi sono più economici, quindi rappresenta una buona destinazione per chi ha un budget limitato – e anche noi la scegliemmo come base nel lontano 2006. Le sue acque sono cristalline, la sabbia soffice e farinosa, il fondale basso e agevole: l’ideale per le famiglie con bambini. La bassa marea incide ancora molto, è vero, ma i punti balneabili mi sono sembrati più ampi e frequenti.
Le spiagge del Sud
A sud ci sono tre o quattro spiagge che a detta di tutti sono le migliori in assoluto di Koh Samui. Io non le ho viste, ma le ho adocchiate, dall’alto, quando percorrevo in scooter la strada costiera che fa il periplo dell’isola. Sembravano in effetti molto caratteristiche, così piccole e isolate, ma in quei giorni non particolarmente allettanti, visto che il vento soffiava proprio da sud e quindi il mare sembrava piuttosto agitato. Per questo motivo abbiamo preferito tirare dritti e proseguire verso ovest.
Le spiagge dell’Ovest
La spiaggia che mi è piaciuta più di tutti è Lipa Noi. Si trova esattamente dalla parte opposta di Chaweng nelle vicinanze di un porto molto animato, che però non ne intacca assolutamente la selvaggia tranquillità. Qui si può affermare davvero che il mare è come una piscina. Di contro: il fondale degrada molto lentamente, cosicchè ci sono punti in cui si continua a toccare il fondo anche a 100 metri dalla riva! La mancanza di quasi tutti i divertimenti da spiaggia la rende inoltre poco frequentata dai turisti, che la visitano solo di passaggio, senza fermarsi in loco. Ed è un peccato, perché grazie alla sua posizione è possibile ammirare i migliori tramonti dell’isola. Da non trascurare, infine, il fatto che Lipa Noi ospita alcuni dei ristoranti di pesce più famosi e meno cari di Koh Samui. Poco più a nord, dal porto di Nathon, partono i battelli per la lontana e splendida Koh Tao, di cui parlerò in seguito.
Le spiagge del Nord
Ed eccoci arrivati al nord, il litorale sicuramente più “festaiolo” dell’isola. Le spiagge si susseguono quasi senza soluzione di continuità, interrotte di tanto in tanto da ammassi rocciosi o lingue di terra immerse nella foresta. Anche la densità abitativa cresce, così come il numero di attività che è possibile svolgere in spiaggia. E’ qui, infatti, che è più frequente assistere a spettacoli di giocolieri che roteano palle infuocate e altri spettacoli simili. La sera, inoltre, le spiagge si trasformano in enormi discoteche a cielo aperto, si riempiono di luci e musica ad alto volume e di gente che non ha la minima intenzione di andarsene a dormire. Bo Phut, tra le tante, è quella che offre le feste più esagerate e apprezzate dai turisti. Il che la rende, in definitiva, la meno balneabile di tutte, vista la quantità di spazzatura che viene lasciata sulla spiaggia ogni mattina. Del resto, proprio di fronte si eleva il profilo montagnoso di Ko Phangan, l’isola del Full moon party, l’evento più estremo ed eccentrico di tutto il sud-est asiatico. Ma di questo parlerò in un altro post.
In conclusione: se l’idea è quella di trascorrere al mare gran parte della giornata in beato relax, ma con a portata di mano il ristorantino caratteristico o il negozio di souvenir, allora Chaweng è perfetta allo scopo. Anche in caso di acquazzone improvviso, non c’è alcun problema a trovare un bar vicino o un locale dove rifugiarsi e aspettare che passi. Per gli amanti della solitudine e degli scorci panoramici mozzafiato, allora il sud è l’ideale. Per chi invece vuole anche passare il proprio tempo non solo in spiaggia ma dedicandosi ad escursioni e piccoli trek nella giungla, Lipa Noi è il posto giusto da cui partire. Per tutti gli altri, amanti delle feste e della musica house ad alto volume, una qualsiasi località del nord andrà più che bene.