L’alloggio a Jerash, la scelta giusta tra comodità e prezzo

A Jerash trovare un alloggio decente non è così semplice come nel resto della Giordania. Si tratta di una località piuttosto giovane dal punto di vista turistico con un unico grande polo di attrazione: il grande parco archeologico della città. Tuttavia, un solo luogo, per quanto vasto e importante, non basta a trattenere i turisti. La visita alle rovine dell’antica Gerasa, infatti, viene compiuta ancora oggi nel corso di un’unica giornata, proveniendo da Amman o dal Mar Nero, dove i turisti vengono radunati e spediti a nord in comodi, lussuosi e refrigerati autobus di linea.

Pertanto l’offerta di alloggio a Jerash si è sviluppata in modo disordinato, incoerente, privo di un vero piano di sviluppo. Gli alberghi veri e propri sono pochissimi, situati soprattutto nella città vecchia e quindi piuttosto sgangherati e male in arnese. Sono strutture nate per uomini d’affari e commessi viaggiatori, per lo più, da 2 e 3 stelle massimo, che assicurano a mala pena la pulizia e una magra colazione. Non sono adatti a soddisfare le esigenze dei turisti, e non solo stranieri. Due grandi alberghi a 4 stelle dominano l’area archeologica, ma il prezzo elevato non vale la comodità di alloggiare proprio di fronte all’Arco di Traiano.

Di contro, negli ultimi anni – complice la selvaggia speculazione edilizia che ha investito le colline che circondano la città – sono proliferate le case vacanze e le pensioni private. E’ un fenomeno evidente, tipico delle località che si aprono impetuosamente al turismo e lo fanno in mancanza di regole. Sulle alture che abbracciano la città vecchia sono sorte centinaia e centinaia di piccole abitazioni da 2, 4, 6 appartamentini, la gran parte dei quali ancora in fase di costruzione. Alcuni sono alloggi predisposti all’uso privato, altri all’affitto ai turisti, altri ancora – la maggior parte – ad uso promiscuo. Ovvero, il piano terra è abitato dalla famiglia proprietaria, a volte piuttosto numerosa, il resto viene affittato ai turisti.

I prezzi sono ovunque ragionevoli. Le offerte più care sono quelle relative alle pensioni più vicine alla città o alle due principali strade di comunicazione con il centro. Allontanandoci e salendo di quota i prezzi scendono vertiginosamente. Basta dare un’occhiata alle offerte presenti su booking.com per rendersene conto. E attenzione: non fatevi ingannare dall’apparente relativa vicinanza di queste strutture con il centro città, così come appaiono dalle mappe. Le distanze sono notevoli e le salite molto più complicate di quanto sembri.

Il 90% degli alloggi è composto dunque da appartamenti e monolocali con trattamento da B&B. Anche la nostra sistemazione era di questo tipo. Una villetta gradevole, situata su una delle colline più elevate, con una vista mozzafiato sulla città e sul parco archeologico. Il proprietario era un giovane intraprendente che si è fatto in quattro per soddisfare ogni nostra esigenza e per ottenere un giudizio positivo su Booking. Lui abitava al piano di sotto, insieme ad una famiglia numerosa e (purtroppo) molto rumorosa. Di giorno lavorava da qualche parte, fuori città; il pomeriggio tornava e insieme al fratello si dedicava a sistemare il resto della villetta che, come le altre che ci circondavano, era ancora in fase di rifinitura.

Dato che la maggior parte degli alloggi disponibili sono di questo tipo, ovvero sono:

  1. fuori città, a volte anche di parecchi chilometri;
  2. sono collocati su alture, quindi è escluso di poterli raggiungere a piedi;
  3. non esistono mezzi pubblici;
  4. l’illuminazione pubblica è praticamente inesistente;
  5. i taxi non esistono, a meno di non mettersi d’accordo preventivamente con un conducente in città e pagare profumatamente il servizio;
  6. i locali più vicini sono tutti in città, nei dintorni non c’è niente, a parte qualche market

il consiglio che mi sento di dare – sempre che decidiate di alloggiare almeno una notte a Jerash – è: affittate una automobile. Ma che sia potente, con tanti cavalli, perché alcune salite, sulle alture di Jerash, sono davvero terrorizzanti. L’asfalto è ovunque disseminato di tracce di gommatura, segnale evidente di frequenti slittamenti. Io stesso ho rischiato di andare fuori di strada su una stradina che Google Map mi aveva indicato come scorciatoia per arrivare alla nostra pensione. La macchina ha iniziato a slittare e a perdere aderenza sull’asfalto, scivolando lentamente ma inesorabilmente verso un burrone sulla mia sinistra. Sono stati momenti di puro panico, posso assicurarlo. Per questo motivo raccomando sempre di allentare i cordoni della borsa quando si tratta di noleggiare un auto: meglio grossa e potente, costi quel che costi.

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