Koh Samui, tutte le ragioni per andarci (anche in estate)

Koh Samui è la seconda isola più grande della Thailandia e probabilmente una delle più belle del paese. E’ anche una delle destinazioni tropicali più popolari in assoluto. L’isola infatti può essere considerata una sorta di straordinario parco dei divertimenti, dove è possibile svolgere qualsiasi attività turistica e visitare una vasta gamma di luoghi, spiagge, templi, giungle, villaggi in un raggio relativamente contenuto di chilometri. Il tutto a prezzi che difficilmente possono considerarsi proibitivi. Non sorprende, quindi, che Koh Samui, malgrado l’urbanizzazione crescente e un traffico che in alcuni punti procura la pelle d’oca, rimanga oggi una delle mete più frequentate della Thailandia.

Anche in estate, perché no. E’ proprio nella stagione a noi più propizia che Koh Samui offre il suo lato più benevolo e accogliente. Rispetto a concorrenti diretti, come Phuket o Krabi, Koh Samui gode di un clima tutto sommato clemente, anche durante la stagione delle piogge. Sia giugno che luglio registrano temperature medie intorno ai 30 gradi, mentre quelle del mare raggiungono anche i 28 gradi. Tuffarsi in acqua non servirà quindi a trovare sollievo dall’afa soffocante. Di contro, malgrado qualche acquazzone di inusitata violenza, Koh Samui offre percentualmente molte più giornate di sole rispetto alle isole delle Andamane. Ad agosto e settembre il ritmo delle piogge si intensifica, ma non abbastanza da tenere lontani dalle spiagge i turisti, visto che le temperature medie tendono a salire fino a 35 gradi.

Le principali spiagge di Koh Samui

I motivi per cui Koh Samui è la destinazione ideale per una vacanza al mare in Thailandia sono molteplici. Molti sono perfettamente intuibili: basta guardare qualche immagine su Internet e non ci sarebbe bisogno di spendere alcuna parola in più. Dirò solamente quali sono per me i suoi punti di forza, sperando che siano – almeno in gran parte – condivisibili.

Spiagge incontaminate

A Koh Samui ci sono alcune delle spiagge più belle che un essere umano possa desiderare. Sì, proprio quelle con soffice sabbia bianca e acque limpide da far invidia a luoghi ben più celebri nel mondo. Si trovano dappertutto, sia vicino ai centri urbani come in anguste e riparate baiette. Anche in una località turistica francamente sovraffollata come Chaweng si possono trovare tratti di spiaggia da lasciare senza fiato. Non è necessario spostarsi in lungo e in largo alla ricerca di un luogo isolato, poiché questo tratto di spiaggia di 6 chilometri è difficilmente affollato anche nei suoi giorni peggiori.

Se invece lo scopo è quello di appartarsi in un angolo di paradiso tutto per noi, allora non c’è che la difficoltà della scelta. A patto di munirsi di scooter e una buona dose di coraggio per affrontare le trafficatissime strade – peraltro ben tenute – dell’isola. Le spiagge pressoché incontaminate che aspettano solo di essere scoperte sono davvero molte, garantito. Specie nella parte nord dell’isola, quella meno battuta, che offre zone quasi deserte e poco urbanizzate.

Shopping a qualsiasi ora

So benissimo che molti di noi non riescono andare in vacanza senza abbandonarsi, di tanto in tanto, ad una (in)sana full-immersion nello shopping, meglio se serale. Ebbene, Koh Samui può a buon titolo essere considerata un autentico paradiso per gli amanti dell’acquisto compulsivo. I mercati abbondano, in qualsiasi angolo dell’isola, ma quello che più di tutti attira curiosi e locali è il mercato del venerdì sera, situato lungo la strada pedonale del Fisherman’s Village. Qui si trova di tutto, come a Patpong o a Pattaya, ma in un clima più rilassato e genuino. Senza dimenticare il gustoso cibo di strada, che anche qui, come del resto in tutto il paese, è ottimo e spaventosamente vario.

Altri mercati famosi di Koh Samui sono quelli di Chaweng Walking Street, Maenam Walking Street (solo il giovedì sera), Bophut Plaza e Lamai Night Plaza. Il centro commerciale più importante è il Central Festival Samui.

Le isole vicine

Questo è sicuramente uno dei punti vincenti di Koh Samui. A pochi chilometri di distanza, un’ora scarsa di traghetto, si trova Koh Phangan, l’isola conosciuta per il suo famigerato “Full Moon Party“, una festa lunga una notte a ritmo di tecno dance, alcol, droghe e sesso libero. Ciò è quanto narrano i sopravvissuti.  Più il là, due ore di traghetto, ecco Koh Tao, una straordinaria destinazione per le immersioni e la sua rigogliosa foresta pluviale.

Queste due isole sono talmente uniche e originali che sarebbe un delitto non visitarle, almeno in giornata, con un “One day tour”, venduto un po’ dappertutto nelle agenzie di viaggio di Chaweng.

Cucina deliziosa

Io adoro il cibo tailandese (penso si sia capito) e solo il pensiero di poter gustare un pad thai, o una zuppa tom yum o quantomeno un riso all’ananas è sufficiente a farmi venire un languorino che, in questo momento, non capisco se sia dovuto alla fame o alla nostalgia di non poter più viaggiare… Koh Samui ha una vasta gamma di ristoranti, localini, bar, pub, bancarelle da strada da far perdere la testa. Provare qualche crampo di fame è sicuramente l’ultima cosa che può capitare. Non sono in grado di consigliare alcun locale in particolare, è ovvio, ma posso garantire che qualsiasi ristorantino, anche il più malmesso, è in grado di offrire tutte le specialità tipiche della cucina thailandese e forse anche qualcosa di originale.

Alcune zone di Koh Samui offrono una vita notturna che si può definire davvero spettacolare. Gli eventi, che vanno dalle esibizioni di ballerine tradizionali agli incontri (truccati) di Muai Thai, avvengono dappertutto. Ma è soprattutto intorno a Chaweng Beach e a Lamai Beach che la gente si raduna in massa per godersi la serata. In queste due località ci sono innumerevoli ristoranti, bar e club, che creano un’atmosfera vivace senza però mai trascendere come succede, per esempio, a Pattaya.

Perché Koh Samui, occorre ribadirlo, è un’isola per tutti, proprio tutti. Ci trovi i viaggiatori zaino in spalla e le famiglie con prole numerosa, soprattutto nord europea. L’isola, quindi, è in grado di offrire qualsiasi attrazione si desideri, ai grandi come ai più piccoli, e non è raro vedere persone provenienti da ogni angolo del mondo trascorrere l’intera estate sulle sue spiagge.

Koh Samui nel 2006

Io e mia moglie siamo andati a Koh Samui nel giugno del lontano 2006. In verità abbiamo optato per l’isola thailandese come scelta di secondo piano, quasi di ripiego. La nostra meta di quell’anno era Siam Reap, in Cambogia, con i suoi templi immersi nella giungla. Li avevamo ammirati nel film, appena uscito, di Tomb Raider, il primo con Agelina Jolie, e non abbiamo perso tempo a progettare un viaggio ad hoc. Quanto alla prosecuzione della vacanza, tuttavia, continuare a stare in Cambogia non ci è sembrata l’idea più ragionevole. Non ci fidavamo della situazione socio-politica del paese e d’altronde non sembrava – allora – che ci fossero luoghi di mare decenti dove andare a villeggiare qualche giorno.

A far deviare il nostro itinerario verso un’isola è intervenuto un altro fattore decisivo. L’anno prima eravamo già stati in Thailandia, ma la nostra era stata solo una toccata e fuga di 10 giorni appena. Il tempo cioè di assaggiare le prelibatezze naturali, paesagistiche, culinarie del paese, con un itinerario che si era limitato solo alle due città più importanti: Bangkok e Chiang Mai. Niente mare, quindi, e posso assicurare che ce ne siamo pentiti quasi subito. Era giunto pertanto il tempo di riparare a quell’errore. Ci è sembrato naturale scegliere un’isola del golfo del Siam come prima tappa balneare in assoluto dei nostri viaggio in Asia. E Koh Samui ci è sembrata la destinazione più ovvia e naturale.

 

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