Un viaggio in Vietnam non sarà mai completo se non si assaggia, almeno una volta, la zuppa di vermicelli più famosa del Paese: il Phò. Si tratta di un piatto che può variare per tipologia di carne o di verdure, ma che quasi dappertutto viene servita con tagliolini di riso immersi in un brodo saporito e assolutamente non piccante. Il piatto unico perfetto, apprezzato sia dai locali che dai turisti, che ne gradiscono soprattutto sia il sapore che il costo, mai davvero esoso.
Il Phò è una zuppa realizzata con brodo, spaghetti di riso e solitamente carne, principalmente manzo (Phò Bo) o pollo (Phò Ga). Esistono tuttavia versioni a base di maiale, in genere più piccanti, o di vegetali, ma si tratta di piatti poco frequenti, se non in zone limitate del paese. Il Phò viene servito su grandi ciotole di ceramica o metallo che richiamano, vagamente, quelle usate in Giappone per il ramen. Si mangia in genere con bacchette di legno e un corto cucchiaio da zuppa cinese, ma nei locali più modesti non è raro trovare anche la forchetta (anche se poco utile con i viscidi tagliolini di riso…).
Da cosa è composto il Phò
I componenti chiave di una piatto tipico di phò sono:
- Il brodo: il brodo è generalmente preparato facendo bollire a fuoco lento le ossa di manzo o di pollo per un periodo prolungato, spesso con l’aggiunta di spezie come anice stellato, chiodi di garofano, cannella, cardamomo e zenzero. Il risultato è una base saporita e aromatica.
- Gli spaghetti di riso (Banh Phò): il Phò è servito con spaghetti di riso piatti che sono morbidi e assorbono i ricchi sapori del brodo durante la cottura. Questi noodles sono simili a quelli usati in altri piatti vietnamiti come i bun (vermicelli noodles).
- La carne: i tipi più comuni di carne utilizzati nel phò sono il manzo tagliato a fettine sottili (solitamente crudo o al sangue) o il pollo sminuzzato. La carne non viene ripassata in padella prima, ma aggiunta nella ciotola e cuoce direttamente nel brodo caldo.
- Le erbe e i condimenti: il Pho è generalmente servito con un piatto di erbe fresche come basilico (thailandese), menta, coriandolo e germogli di soia. Vengono forniti anche spicchi di lime, che consentono ai commensali di aggiungere una spruzzata di agrumi per aumentare la sapidità. Inoltre, sono spesso disponibili condimenti come la salsa hoisin e la Sriracha per personalizzare il sapore in base alle preferenze individuali.
Come mangiare il Phò
Il Pho è generalmente consumato a colazione, ma in Vietnam viene gustato durante tutto il giorno e ha guadagnato un posto di rilievo anche nei ristoranti più ricercati. Ecco alcuni consigli su come consumarlo.
- Prima di immergere il cucchiaio nel brodo, consiglio vivamente di apprezzare la composizione del piatto, ovvero la disposizione di tutti gli alimenti all’interno della ciotola. Sarebbe anche opportuno fare sempre una foto, da confrontare poi con il prossimo phò.
- Usare le bacchette per mescolare gli spaghetti e i condimenti nel brodo. Questo aiuta a distribuire i sapori e garantisce che ogni boccone sia ben condito.
- Se le bacchette sono comunemente usate per raccogliere pasta e carne, un cucchiaio è essenziale per sorseggiare il brodo. La regola è quella di tenere le bacchette in una mano e il cucchiaio nell’altra. Le bacchette sono poi straordinariamente efficaci per afferrare i tagliolini, che essendo molti viscidi, risultano particolarmente imprendibili da una normale forchetta.
- Combinare ogni boccone prendendo un po’ di noodles, carne ed erbe aromatiche con le bacchette prima di immergerle nel brodo. Questo permette di gustare appieno la fragranza di questo piatto, ottenendo ogni volta un mix di sapori e consistenze sempre diverso.
- Il brodo è il punto forte del phò, quindi è bene sorseggiarlo spesso durante il pasto. Se è troppo caldo, lasciarlo raffreddare leggermente prima di sorseggiarlo.
- Aggiungere gradualmente le erbe fresche, i germogli di soia e il lime durante il pasto. Non buttare tutto dentro in un colpo solo, quindi.
Ad ogni modo, non esiste una regola rigida su come mangiare il phò e le preferenze personali variano. L’unica raccomandazione che mi sento di dare – da vero appassionato di questa ricetta – è di sentirsi liberi di sperimentare diverse combinazioni di erbe e condimenti fino a trovare l’equilibrio perfetto per i propri gusti. E ordinare un phò in ogni luogo in cui si soggiornerà in Vietnam, perché posso assicurare che non se ne mangerà mai uno uguale all’altro.