Il dragone sputafiamme di Da Nang

Da Nang non è ciò che si definisce una destinazione turistica di primo piano, in Vietnam. Gli stranieri la sfiorano appena, di passaggio, come scalo aeroportuale o al massimo come base di partenza per mete ben più suggestive, come Hoi An o Huè. Eppure è una città grande, moderna, ricca di locali alla moda, famosa per la cucina di pesce e per la grande spiaggia di sabbia bianca. Ma non sono questi gli elementi per cui è apprezzata. C’è un evento che attira folle di curiosi e appassionati da tutto il Vietnam ed è divenuto, nel corso degli anni, l’attrazione più celebre di Da Nang.

Parlo del Dragone sputafiamme, che, detta così, sembra il titolo di un cartone animato giapponese, ma posso assicurare che è uno spettacolo nello spettacolo a cui vale la pena assistere. In effetti, non stiamo parlando di un vero e proprio drago, ma di un ponte, chiamato appunto Ponte del Drago, che unisce le due sponde del fiume Hàn. Questa notevole opera di ingegneria, come si vede nella foto di questo articolo, è stata progettata per assomigliare a un maestoso drago dorato, simbolo di potere, prosperità e fortuna nella cultura vietnamita. Con una lunghezza di 666 metri e una larghezza di 37,5 metri, il Ponte del Drago ospita sei corsie per il traffico veicolare e due marciapiedi pedonali. La sua struttura in acciaio è stata realizzata con materiali di alta qualità, garantendo stabilità e resistenza alle condizioni atmosferiche e al traffico intenso della città.

Ma ciò che rende questo ponte particolarmente affascinante è l’utilizzo che se ne fa ogni settimana: ogni sabato e domenica sera alle 21:00, infatti, il drago “sputa” fuoco e acqua, offrendo uno spettacolo straordinario per turisti e residenti. Il gioco di luci che illumina il drago durante la notte lo rende ancora più spettacolare, trasformando il ponte in una delle attrazioni più fotografate del Vietnam.

Lo spettacolo, dicevo, attira centinaia e centinaia di curiosi ogni fine settimana. In gran parte si tratta di vietnamiti, locali o turisti, che iniziano ad affollare le due rive del fiume di fronte al ponte parecchie ore prima dell’evento. Consiglio pertanto di giungere in loco abbastanza presto. Inoltre, è bene trovare un punto di osservazione adeguato che tenga sempre a vista la testa del drago, quella interessata dagli eventi pirotecnici in questione. Cosa non facile, ripeto, perché entrambe le banchine sono letteralmente ricoperte di seggiole e tavolini di plastica, rivolte verso il ponte, che vengono prese d’assalto e occupate dagli abitanti di Da Nang. Altro punto di osservazione, ben più scomodo, è direttamente tra le arcate del ponte.

L’occupazione principale, a quanto pare, è quella di passare il tempo in compagnia, godersi un pochino di fresco, così raro da quelle parti, consumare birra e mangiare spuntini di ogni tipo. In fin dei conti si tratta del sabato o della domenica sera, e quindi perché non rilassarsi come si conviene in uno dei luoghi più ameni e piacevoli della città? Una delle bevande più apprezzate è il succo di canna da zucchero ricavato direttamente da un dispositivo a manovella che stritola le canne e ne fa fuoriuscire il nettare. Questo intruglio, che a prima vista non invita ad un assaggio, per via della sua consistenza e del colore, piuttosto torbido, al contrario è una vera e propria prelibatezza, controindicata solo a chi ha la glicemia alta.

Il famoso spettacolo del Dragone sputafiamme si svolge nell’arco di pochi minuti. E malgrado l’emozione che provoca tra gli spettatori, che accompagnano ogni fase con gridolini di apprezzamento e applausi, non è proprio l’evento più sensazionale del mondo… In realtà il tutto si traduce in pochi secondi! Dapprima il drago emette per tre volte fiamme dalla bocca, illuminando i dintorni di una vivida luce rossa; poi emette, ancora per tre volte, un fumo chiaro che non è altro che vapore acqueo. Tutto qui.

Volendo approfondire il significato della rappresentazione, il fuoco rappresenta potenza, energia e trasformazione. Quando il drago sputa fiamme, simboleggia il coraggio, la determinazione e la crescita economica della città di Da Nang. L’acqua invece è simbolo di purificazione, fertilità e vita. L’elemento acquatico richiama la posizione geografica della città, che si trova lungo la costa e ha un forte legame con il mare. L’ennesima prova, insomma, di quanto sia necessaria la ricerca di un simbolismo, nella cultura vietnamita, per giustificare, in sostanza, un business come tanti altri.

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