Stando alla cartina geografica, la Giordania sembra uno stato piuttosto agevole da girare in auto. Non presenta percorsi particolarmente lunghi o accidentati e ogni tratta si riduce a poche ore di viaggio, in genere su strade scorrevoli e ben costruite. Eppure, malgrado le distanze non siano siderali, ci sono alcuni spostamenti che occorre affrontare con la giusta pianificazione. Il discorso riguarda in particolare la lunga tirata che occorre fare per raggiungere Petra dal nord del paese (e viceversa, ovviamente). Il nostro giro, come già raccontato, prevedeva una prima parte dedicata al centro-nord del paese e poi una seconda da trascorrere al sud, tra Petra e il Mar Rosso. Di conseguenza, dovevamo programmare due trasferimenti lunghi, uno da Jerash a Petra, l’altro da Aqaba al Mar Morto. In entrambi i casi si trattava di viaggi che avrebbero occupato gran parte della giornata.
Bisognava quindi scegliere la strada più breve, o la più panoramica, per raggiungere il sud. Ebbene, esistono in sostanza tre grandi vie di comunicazione tra il nord (Amman) e il sud della Giordania. Sono tre strade che ripercorrono, in gran parte, le antiche vie consolari romane o le vie carovaniere. Queste strade attraversano il paese in parallelo e terminano tutte ad Aqaba.
Strada del Deserto (Desert Highway, Strada 15). Si snoda ad est del paese e si inoltra in pieno deserto, offrendo scorci di panorama molto suggestivi. È una strada moderna a più corsie, utilizzata soprattutto per il traffico commerciale e per chi cerca un collegamento rapido tra le principali città. Le stazioni di rifornimento sono parecchie, ben distribuite lungo il percorso, dotate tutte di ristoranti e bar ben riforniti. All’andata, da Jerash a Petra, abbiamo scelto questa soluzione.
Strada dei Re (King’s Highway, Strada 35). Questa è una delle strade più antiche del mondo e ha un’importanza storica e culturale significativa. Collega Amman con Aqaba, ma segue un percorso più interno e panoramico rispetto alla Strada del Deserto. Attraversa villaggi, città storiche e siti archeologici. A parte brevi tratti, è una semplice strada a due corsie, dove è bene rispettare i limiti di velocità e godersi il panorama. I distributori di benzina sono piuttosto scarsi, quindi è consigliabile fare il pieno. Lungo la via è possibile fare alcune deviazioni interessanti, come quella a Kerak o alla riserva naturale di Dana. E’ la via che abbiamo scelto per il ritorno al nord.
Strada della Valle del Giordano (Jordan Valley Highway, Strada 65). Questa strada corre parallela al fiume Giordano e attraversa la fertile valle del Giordano. È meno trafficata rispetto alle altre due grandi arterie e offre scenari pittoreschi, attraversando aree agricole e piccoli villaggi. E’ il tragitto ideale per raggiungere il Mar Morto dal sud; di contro, delle tre arterie è quella in peggiori condizioni di manutenzione.
La scelta, quindi, dipende da quanto tempo abbiamo a disposizione e dal grado di tolleranza a fare viaggi lunghi in auto con l’aria condizionata sotto zero. Certo, gli interessi personali contano. Se siamo interessati alla storia e all’archeologia e abbiamo molto tempo a disposizione, allora la Strada dei Re è senz’altro l’opzione più coinvolgente. La Strada della Valle del Giordano è altrettanto affascinante, non per altro perché costeggia il Mar Morto e da lì, per lunghi tratti, è possibile osservare Israele. Se invece l’idea è quella di tagliare i tempi di trasferimento tra una località e l’altra, allora la Strada del deserto è la scelta più sensata. In 4-5 ore (traffico di Amman permettendo) è possibile raggiungere Petra da Jerash.