Raggiugere Bangkok dall’aeroporto internazionale di Suvarnabhumi è oggi un problema di facile soluzione. Le alternative sono molte e agevoli, a patto di sapere in anticipo come muoversi e quale mezzo prendere. Una scelta che molto tempo fa, nel lontano 2005, non si presentava così articolata; allora – era il mio primo viaggio in Thailandia – c’era poco da fare: o prendevi il taxi o l’autobus. In tutte e due casi esistevano pro e sopratutto contro che rendevano questo trasferimento un tantino critico.
Mi ricordo che la stazione degli autobus distava parecchie centinaia di metri dall’uscita degli arrivi dell’aeroporto. Non essendo pratici del posto, ancora imbambolati per gli effetti del fuso, scegliemmo la soluzione più diretta, cioè il taxi. Questo servizio allora – ma probabilmente ancora oggi – veniva gestito in modo tale da evitare le feroci contrattazioni iniziali e gli equivoci che precedevano qualsiasi corsa in taxi. Quasi all’uscita dell’aeroporto c’era un baracchino con una insegna che recitava “Rent a taxi”, o qualcosa del genere. Si informava l’addetto della destinazione (in genere l’albergo) e si pagava direttamente a lui l’importo della corsa. In cambio si riceveva un bigliettino scritto a mano da consegnare fuori al primo taxi disponibile. In questo modo il servizio si svolgeva fluidamente e senza contestazioni.
Arrivare a Bangkok dall’aeroporto internazionale, oggi, è tutta un’altra storia. I sistemi per raggiungere il centro sono tre e devo dire tutti straordinariamente efficienti. Il taxi rimane il mezzo più ricercato. Malgrado le alternative più economiche, prendere un’auto che ti lascia davanti al tuo albergo, specie dopo una notte quasi insonne in aereo, è una scelta indubbiamente logica e sensata. Non ti devi preoccupare di niente, lasci fare tutto all’autista, al limite ti puoi concedere perfino un sonnellino. Inoltre, è possibile dare un primo sguardo fuori alla periferia della città e, via via che si procede verso il centro, scoprire il resto della metropoli.
Il secondo mezzo più utilizzato è il trenino. O meglio le due linee dell'”Airport Rail Link”, la rossa e la blu, che congiungono Suvarnabhumi con il centro moderno di Bangkok. E’ il mezzo che preferisco in assoluto. Il capolinea sta al primo piano dell’aeroporto ed è opportunamente segnalato e facilmente raggiungibile: due rampe di scala mobile e una cinquantina di metri a piedi e si raggiunge agevolmente la banchina. I treni sono frequenti e partono più o meno dalle sei a mezzanotte. Il costo dipende dalla distanza.
Come si vede dall’immagine, le linee dirette a Bangkok sarebbero tre. La linea gialla, tuttavia, non è più attiva dal 2015, quindi non va più considerata. La rossa compie un tragitto limitato alla prima fermata (Makassan/Petchaburi); la blu, più lenta, fa tutte le fermate. Il prezzo del biglietto varia da 15 a 45 baht: per la stazione di scambio di Makkasan, fermata utilizzata per raggiungere le zone di Bangkok con la più alta concentrazione di alberghi a 4-5 stelle, il costo è di 35 baht (0,90 euro). Per il capolinea, cioè la fermata di Phaya Thai, che incrocia la linea dello Skytrain e quindi arriva quasi nel centro commerciale di Bangkok, il costo è di 45 baht (1,20 euro). Il viaggio è comodo e rilassante. I bagagli si sistemano in una zona predisposta all’inizio di ogni vagone e si trova quasi sempre posto sedere.
Il terzo mezzo è l’autobus. Le linee disponibili sono tantissime, inutile elencarle qui. Basta dire che ovunque vuoi andare, troverai certamente un bus che ti ci condurrà. Per avere un quadro generale della situazione, rimando alla consultazione di questo link.