Prima o poi avrei dovuto accennare ai ladyboy in Thailandia. Un fenomeno così diffuso, esplicito ed evidente da essere diventato una delle caratteristiche peculiari del paese. Ma si tratta di qualcosa così tipicamente thailandese che avrei commesso una omissione grave se non ne avessi parlato. Cercherò quindi di fare un quadro il più asettico e neutrale possibile, sapendo già che l’argomento è terribilmente delicato e si presta a fraintendimenti e cadute di stile.
I ladyboy nella società thailandese
Chi sono i ladyboy? Per evitare qualsiasi tipo di gaffe, cito semplicemente Wikipedia:
Il termine può riferirsi a maschi che esibiscono vari gradi di femminilità. Molte si vestono da donne e si sottopongono a procedure mediche “femminilizzanti” come protesi mammarie, ormoni, iniezioni di silicone o riduzioni del pomo d’Adamo. Altri possono truccarsi e usare pronomi femminili, ma si vestono da uomo e sono più vicini alla categoria occidentale dell’omosessuale effeminato che del transgender.
I ladyboy più facilmente individuabili sono ovviamente quelli che preferiscono verstirsi da donna, truccarsi, sfoggiare tacchi a spillo e acconciature da far venire invidia a una modella di Versace. Sono generalmente delle bellissime creature a tutti gli effetti, a tal punto femminili da lasciarti sempre con il dubbio se si tratti di donne o uomini. Si vedono spesso lavorare presso bar e locali di divertimento notturno ma anche nei centri commerciali, nei negozi, perfino nelle pubblica amministrazione. Sì, perché i “kathoey” (così si chiamano in realtà in thailandese) non sono considerati elementi deviati della società, ma piuttosto un fenomeno del tutto naturale, e quindi da tollerare e rispettare appieno.
Questo atteggiamento tollerante, così difficile da comprendere per noi rozzi occidentali, è favorito dalla religione dominante, ovvero il Buddismo. I buddisti credono che il karma delle vite passate possa determinare la propria identità di genere; il che spiega perché alcune persone si identificano in modo diverso dal loro sesso di nascita. In alcuni casi, le tue odierne preferenze di genere possono essere state determinate da un’azione positiva, altre volte da una azione negativa. Quindi nasci donna ma nel corpo di un uomo o per scontare un torto fatto in una vita precedente, o per migliorare il karma complessivo. Dipende…
Ciò spiega perché i ladyboy sono generalmente accettati e rispettati. I Kathoey sono liberi di vestirsi, comportarsi e vivere come desiderano, possono scegliere il nome che vogliono e non devono preoccuparsi del giudizio delle persone. Ciò ha permesso ai transgender di ottenere una maggiore visibilità e in fin dei conti maggiore rispetto. Detto questo, l’accettazione di Kathoey nella società thailandese può variare a seconda dell’area in cui vivono. Nelle città più grandi, essere un Ladyboy è praticamente indifferente per la maggior parte delle persone; nelle aree più rurali, invece, si è più tollerati che accettati.
Non ci sono tuttavia solo aspetti positivi. La legge thailandese non permette ai transessuali di poter scegliere il proprio genere di appartenenza. Per lo stato tutti i ladyboy sono invariabilmente uomini e quindi non possono neppure cambiare lo status sui propri documenti, come passaporto o carta d’indentità. E questo è un enorme macigno verso l’emancipazione, visto che può creare seri problemi quando si parla di matrimonio o opportunità di lavoro. Questo divieto ha peraltro come più eclatante conseguenza la confusione che si crea ai controlli di frontiera quando devi verificare il passaporto di un kathoey: è lui o non è lui? O è piuttosto un’altra persona?
Come avviene del resto per gli omosessuali di qualsiasi genere, anche per i ladyboy thailandesi vige il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il che significa, in parole povere, che quando il partner di un transessuale muore, la famiglia del defunto riceve tutti i beni e le proprietà, lasciando il partner transgender senza alcun diritto legale.
Come si riconosce un ladyboy da una donna?
Qui veniamo alla parte meno asettica e più soggettiva di questo articolo. Perchè le mie impressioni, benchè ponderate con la massima attenzione e filtrate da un dose massiccia di imparzialità, saranno certamente intossicate dai miei pregiudizi, che malgrado tutto, possono venir fuori senza neppure che me ne accorga. Spero quindi di trattare l’argomento con la dovuta serenità di pensiero.
Secondo vari vademecum presenti in rete, un ladyboy si distingue abbastanza facilmente dalle seguenti caratteristiche:
- L’altezza. Che è ovviamente superiore (e di gran lunga, a volte) alla statura media di una donna thailandese. Quindi se vi si para davanti una bella stangona di un metro e 75 centimetri, con uno stacco di gambe da far paura, avete tutte le ragioni per dubitare che sia una ragazza.
- La voce. Se la prima impressione non è sufficiente a farsi un’idea, la successiva fase dovrebbe togliere ogni dubbio: modificare la voce di un uomo è quanto mai complicato, a meno di non ricorrere alla chirurgia. Quindi è probabile che la stangona inizi a parlare con una tonalità stranamente bassa, che potremmo definire mascolina. A volte però neppure questo criterio riesce a dissipare le incertezze, perché alcuni ladyboy riescono a parlare in un falsetto che assomiglia, in tutto e per tutto, alla melodiosa voce di una donna.
- Le proporzioni corporee. Malgrado alcuni ladyboy abbiamo un fisico da mozzare letteralmente il fiato, alcune caratteristiche tipicamente maschili sono ancora facilmente individuabili. Gli uomini di solito hanno spalle larghe e fianchi stretti rispetto alla maggior parte delle donne che tendono ad avere spalle più strette e fianchi larghi. Nei luoghi del divertimento notturno i ladyboy sono generalmente poco vestiti; quindi è più facile rendersi conto di questa sottile anomalia.
- Pomo d’Adamo. Essendo uomini, dovrebbero avere un pomo d’Adamo più pronunciato rispetto a una donna (che ovviamente non sia affetta da ipertiroidismo, nel qual caso il criterio è da considerarsi nullo).
- Mani e piedi più grandi. Caratteristica tipica dell’uomo, questa, ma che secondo me non è risolutiva, vista la dimensione dei piedi di alcune modelle occidentali…
- Dimensione del seno. Le donne thailandesi, mediamente, hanno seni piccoli. Un seno molto pronunciato, quindi, dovrebbe essere un segnale di riconoscimento, visto che per raggiungere certe taglie è indispensabile l’intervento di un chirurgo. I ladyboy, essendo uomini e non avendo seno, tendono a farsi impianti più grandi della media, e quindi tendono ad avere seni davvero prosperosi.
Ad ogni modo, se l’intenzione è quella di avere un approccio, meglio chiedere prima…