La scelta di andare a Penang è stata presa in modo piuttosto avventato. Non per la meta in sè, per carità. Penang è uno dei luoghi più frequentati della Malesia. Possiede spiagge meravigliose, riserve naturali, monumenti religiosi e luoghi d’interesse davvero notevoli. Non è un mistero, peraltro, che la maggior parte dei visitatori la sceglie per il mare e per alcune località che nulla hanno da invidiare a luoghi ben più famosi, in Oriente, come Pukhet o Bali.
Ma non è stato questo il motivo che ci ha spinti a Penang. Il mare era in programma per i giorni finali della vacanza, come ormai nostra consuetudine. Abbiamo scelto Penang come prima tappa del viaggio semplicemente perché era raggiungibile con un volo Airasia a poco più di 25 euro a testa! Solo per questo. Per 25 euro a testa ci saremmo trasferiti in capo al mondo, poco ma sicuro! Ok, forse ho esagerato, il costo estremamente basso del biglietto aereo non è stata l’unica motivazione, per quanto piuttosto banale. Ce n’è un’altra, confesso, forse ancora più superficiale…
In sede di organizzazione dell’itinerario, quando devi far coincidere su un foglio di carta giorni e tappe, ci siamo accorti che avevamo una falla di tre giorni. Un buco che, spostando giorni o allungando permamenze, non riuscivamo in alcun modo a colmare. Certo, potevamo redistribuire quei tre giorni sull’intero itinerario, “spalmandolo”, per così dire sulle tappe già programmate. Ma in questo modo avremmo trascorso molto tempo in luoghi che, oggettivamente, non valevano una permanenza così prolungata. Che fare quindi? Aggiungere una tappa, ovviamente. Ma dove andare?
E qui è venuto in soccorso il tariffario Airasia. Quando non sai dove andare, allora vai su Airasia e prova a digitare destinazioni a caso. E’ il mio metodo perfetto per capire se e come posso raggiungere determinate località. L’anno prima, proprio grazie a questo espediente sono riuscito a capire che il Borneo era raggiungibile facilmente. Ho iniziato a smanettare sul motore di ricerca della compagnia aerea e subito le occasioni sono fioccate una dietro l’altra. In breve, sono emerse due soluzioni: Penang e Langkawi. Entrambi isole, entrambi collocate nello splendido scenario del Mar delle Andamane, entrambi raggiungibili facilmente con frequenti voli Airasia da Kuala Lumpur. Dovevamo solo scegliere una delle due ed era fatta.
Abbiamo scelto di andare a Penang, invece che a Langkawi, proprio perché non eravamo interessati solo al mare e alla vita da spiaggia. E Penang, rispetto all’altra grande isola malese, garantiva maggiori occasioni di interesse in tal senso. Inoltre, era il luogo ideale per iniziare a sposare le abitudini e i ritmi di vita dei malesiani. Georgetown, la sua moderna capitale, è senza ombra di dubbio una città ricca di attrazioni e luoghi di divertimento. Divisa piuttosto equamente tra le maggiori etnie del paese (indiani, cinesi e malesiani), di queste conserva consuetudini, tradizioni, quartieri che un turista assennato non può permettersi di perdere.
L’altra grande attrazione di Penang è la sua cucina. Molti celebri piatti malesiani sono stati inventati qui, granzie anche alle continue ingerenze della cucina indiana e cinese nella gastronomia originaria. A Penang si mangia benissimo, è garantito. E non c’è alcun bisogno di cercare le specialità gastronomiche più ricercate in ristoranti di chissà quante stelle. I mercati locali, con le loro bettole mono-alimento, sono più che sufficienti per trovare tutto ciò che di meglio offre la gastronomia locale. Per non parlare dei Food Corner, che proprio a Penang raggiungono vette di squisitezza, variabilità alimentare e prezzo contenuto uniche in tutto il sud-est asiatico!
Un volo Airasia di andata e ritorno Kuala Lumpur – Penang, poniamo ad esempio tra il 15 e il 18 luglio del 2021 (Covid-19 permettendo), costa appena 55 dollari a testa!