Indigo, la compagnia low cost indiana

L’India è considerata spesso una meta di viaggio poco accessibile. La ragione principale risiede nella sua estensione: il sub continente è così vasto da rendere i tempi di percorrenza tra le varie località praticamente interminabili. E se è vero che il paese possiede una delle linee ferroviarie più articolate ed efficienti dell’Asia, è anche vero che viaggiare sui treni indiani non è proprio l’esperienza più gratificante della propria vita. L’alta velocità è ridotta a poche tratte: il resto della linea è praticamente quella che lasciarono gli inglesi e i convogli, di conseguenza, vanno alla stessa velocità, più o meno, di 70 anni fa.

Un viaggio in India che comprenda due o più mete molto distanti tra di loro, pertanto, non può prescindere dall’uso dell’aereo. Ma come viaggiare con questo mezzo, notoriamente caro, in un paese così grande senza spendere un patrimonio? Qui viene in soccorso IndiGo, ovvero la più affidabile e relativamente poco costosa compagnia low cost indiana. Che, in breve tempo è diventata la più grande compagnia aerea del Paese sia per numero di passeggeri trasportati sia per dimensione della flotta. Oggi, IndiGo gestisce circa 1.800 voli giornalieri verso 83 destinazioni, di cui 60 nazionali e 23 internazionali. Pertanto, ha avuto un ruolo chiave nell’aumentare l’accessibilità dei viaggi aerei in India, permettendo a milioni di persone di volare per la prima volta. E a noi turisti di poter disporre di un’alternativa valida alla costosissima compagnia di bandiera Air India.

Prenotare online un volo su IndiGo è estremamente semplice e non si discosta dalle normali procedure che adottiamo qui in Europa. Tutto bene, quindi? Non proprio. Esistono sostanziali differenze, che vedremo fra poco. Intanto partiamo dall’acquisto online, che non risulta particolarmente ostico. L’operazione si compie in pochi minuti e si può pagare agevolmente con carta di credito. Pur essendo una compagnia low cost, la tariffa base comprende un bagaglio da cappelliera fino a 7 kg e un bagaglio in stiva fino a 15 kg per passeggero. Le tratte di andata e ritorno vengono calcolate separatamente, volo per volo, ma il totale viene calcolato correttamente, senza trucchi dell’ultimo clic. Non vengono richiesti documenti di riconoscimento – come avviene per esempio in Cina – quindi non è necessario allegare copie di passaporto o altro.

Fino a qui tutto bene. I problemi iniziano quando dobbiamo gestire le nostre prenotazioni. Esiste un’app che – almeno sulla carta – si comporta più o meno come tutte le altre applicazioni analoghe, ma con una significativa differenza: il check in online, nove volte su dieci, non funziona. Il che è strano, a pensarci bene, dato che è proprio questa cruciale funzione il motivo che ci spinge ad installare una app di questo tipo. E dirò di più: non funziona mai quando dobbiamo imbarcare bagagli da stiva. Eppure, la procedura impone di fare il check in online, è uno step obbligatorio, che prevede perfino delle multe!

Sembra quindi di essere entrati in un vicolo cieco, da cui sembra impossibile uscirne vivi. Ma niente paura: la soluzione c’è, anche se non è così evidente a prima vista. Esiste infatti una forma “intermedia” di check in, molto diffusa in tutti gli aeroporti indiani, che è quella illustrata nella foto sopra. Ci sono decine di totem, sia fuori che dentro gli ambienti principali, in cui si può fare il check in, prelevare perfino le fibbiette con i codici a barre da applicare ai propri bagagli e – in alcuni casi – scegliere i posti a sedere in aereo. A dire il vero, non tutte le macchinette funzionano. Ad Aurangabad, per esempio, tutti i totem interni all’aeroporto erano fuori uso. Siamo stati costretti ad uscire per trovarne uno integro, con la conseguenza di dover poi rientrare e sottostare all’estenuante serie di controlli della polizia che ho già descritto in un precedente articolo.

In conclusione: IndiGo è una compagnia affidabile grazie alla quale è possibile viaggiare a basso costo in tutta l’India (o quasi). E’ possibile acquistare i voli online, anche parecchi mesi prima, ma al momento del check in ricordarsi l’app non serve a questo: bisogna farlo direttamente in aeroporto, presso i totem come quelli visti sopra. Per chi viaggia con il bagaglio a mano, basta questo. La macchinetta produce il biglietto aereo con il posto assegnato, aprendo la strada per il gate di imbarco senza ulteriori ostacoli. Per chi imbarca la valigia, il totem è in grado di produrre le etichette a codice a barre da apporre in proprio ai bagagli da stiva. Dopo di che bisogna recarsi al banco di check in e depositarli, come al solito, sui nastri trasportatori.

 

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