Come raggiungere l’isola di Tioman

Raggiungere l’Isola di Tioman richiede una combinazione di mezzi di trasporto, come sempre in Malesia, che possono determinare ritardi o imprevisti sulla tabella di marcia (per chi ne ha una, naturalmente). Ma l’avventura vale ogni minima difficoltà. L’Isola di Tioman, infatti, è una splendida destinazione situata al largo della costa orientale della Malesia peninsulare. Un luogo magico dove trascorrere qualche giorno a contatto con mare e natura e dimenticare la confusione delle grandi metropoli.

L’opzione più rapida è l’aereo L’isola possiede un piccolo aeroporto, tuttavia i voli per Tioman sono limitati e potrebbero non essere operativi tutto l’anno. I voli charter da Kuala Lumpur partono da Subang, non sono frequenti e possono essere molto costosi.

L’alternativa più gettonata è ovviamente il traghetto. I due porti principali sono Mersing e Tanjung Gemok. Da Mersing, i traghetti per Tioman partono regolarmente ogni 2 ore ma non oltre le 17:30. Il viaggio dura circa 2 ore, ma può variare a seconda delle condizioni del mare. È consigliabile controllare gli orari dei traghetti in anticipo e arrivare presto, soprattutto durante l’alta stagione. Tanjung Gemok è meno affollato di Mersing e anche più vicino alla destinazione. Il viaggio dura infatti un’ora e mezza circa.

Diverse compagnie di traghetti offrono viaggi di andata e ritorno per l’Isola di Tioman. Eccone alcune che operano su entrambe le rotte (Mersing e Tanjung Gemok):

  • Bluewater Express è una delle compagnie di traghetti più popolari che offre servizi regolari e traghetti piuttosto datati, ma affidabili.
  • CataFerry è un’altra compagnia di traghetti che offre servizi premium con traghetti più moderni e comodi.
  • Tioman Ferry Ticket è un portale di prenotazione che aggrega diverse compagnie di traghetti, permettendo di confrontare e prenotare i biglietti più convenienti.

Consigli e informazioni aggiuntive

Prenotazione Anticipata: Durante l’alta stagione turistica (da marzo a ottobre), i traghetti possono essere molto affollati, quindi è consigliabile prenotare i biglietti con largo anticipo.

Controllo delle Condizioni Meteo: Le condizioni del mare possono influenzare gli orari dei traghetti. Maglio verificare le previsioni meteo e gli avvisi locali prima di partire.

Arrivo al molo in anticipo: Sarebbe buona norma arrivare al porto con un certo anticipo per il check-in e l’imbarco, soprattutto se si viaggia durante i periodi di punta. Le file, infatti, possono essere davvero lunghe ed estenuanti e il rischio è di perdere il traghetto prenotato.

Orari dei Traghetto: Gli orari possono variare a seconda della marea e delle condizioni meteorologiche. Controllare sempre il sito web della compagnia di traghetti per gli aggiornamenti più recenti.

Costo dei Biglietti: I prezzi possono variare in base alla stagione e alla compagnia. In media, il costo di un biglietto di andata e ritorno da Mersing o Tanjung Gemok a Tioman è compreso tra 70 e 150 MYR (circa € 14-30).

Attenzione all’aria condizionata

Il consiglio più importante che mi sento di dare, però, è un altro. I traghetti malesi, come qualsiasi altro mezzo di trasporto di terra, aria, mare e cielo, sono tristemente famosi perché tengono molto bassa l’aria condizionata al loro interno. La temperatura media, infatti, non supera i 18-19 gradi. In un primo momento, specie se si proviene dal caldo afoso dell’esterno, la sensazione è piacevole, senza dubbio, e non ci si fa caso. Ma in breve, complice l’inattività, il freddo inizia a insinuarsi lentamente nel tuo corpo. Comincia dal basso, dai piedi, che incautamente hai lasciato scoperti; sale su per le gambe, arriva al busto e alle spalle.

Inizi a coprirti: prima con la felpa, poi capisci che è insufficiente e tiri fuori dallo zaino qualsiasi cosa possa aiutarti: asciugamani, altre magliette, pantaloni lunghi… Ho assistito alla vestizione progressiva di parecchi turisti – alcuni dei quali inequivocabilmente di provenienza nordica – che non riuscivano a resistere a quel freddo restando stoicamente in maglietta e calzoncini. Alla fine del viaggio eravamo tutti coperti da strati e strati di vestiti, e sicuramente sembravamo molto buffi ai viaggiatori locali. Che invece, incredibilmente, rimangono abbigliati nei loro semplici panni e non sembrano soffrire affatto il freddo artico dell’ambiente.

Quindi il consiglio è: entrare nel traghetto già preparati, con pantaloni lunghi, scarpe chiuse, una felpa con cappuccio, che può sempre proteggere dalle correnti d’aria. E se proprio non si vuole rinunciare ai propri abiti leggeri, allora meglio uscire fuori, andare sul ponte e subire, lassù, un altro genere di sofferenze, diametralmente opposte: il caldo, il sole a picco, gli schizzi d’acqua, specie quando il mare è agitato.

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